Nuovi arresti per l’indagine antidroga ‘triplete’, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Carbonia e del Comando provinciale di Cagliari (con il supporto del gruppo di Ostia per le indagini a Roma e nel Lazio), con il coordinamento della direzione centrale per i Servizi antidroga. Nel marzo 2014 c’era stata una prima fase con l’emissione di 49 misure coercitive nei confronti di altrettante persone residenti tra la Sardegna e la provincia di Roma.
Oggi, a Roma ed a Gonnesa, sono state eseguite 7 ordinanze di custodia cautelare, perciò 6 persone sono in carcere ed una agli arresti domiciliari. Sono ritenute componenti, con vari ruoli, di un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra Roma ed il Sulcis Iglesiente.
Le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono tutte residenti a Roma: D.W. (54 anni), incarcerato a Spoleto; F.L. (51), pregiudicato; T.A. (55), pregiudicato; B.L.G. (51), pregiudicato; D.I. (52), pregiudicata, moglie di D.W.; B.A. (43), pregiudicato. Agli arresti domiciliari il pregiudicato G.G., (40 anni), residente a Gonnesa.
Doveva essere destinatario dell’ordine di custodia anche il capo operativo del sodalizio romano, Igino Duello, ma il 31 dicembre 2014 è stato ucciso a colpi di pistola.
Le investigazioni sono partite dall’individuazione del ‘centro di comando’ di questo traffico, nascosto in una piccola pizzeria al taglio di Gonnesa, dove venivano organizzati quotidianamente gli incontri tra i trafficanti. Grazie ad una serie di telecamere, occultate al suo interno per mesi, i Carabinieri hanno seguito gli acquisti di partite di stupefacente destinati al sud della Sardegna, riuscendo ad individuare i canali di approvvigionamento della cocaina (proveniente da Roma) e la rete di spaccio locale, facente capo al noto pluripregiudicato titolare della pizzeria al taglio, già arrestato più volte per reati connessi agli stupefacenti.
Nel corso dell’indagine veniva accertato che esisteva un canale di approvvigionamento dello stupefacente verso la Sardegna che, tramite un gonnesino trasferito a Roma, veniva acquistata da un gruppo criminale romano costituito da almeno 8 componenti gravitanti intorno ad un pluripregiudicato, attualmente detenuto presso il carcere di Spoleto, dove sta scontando 18 anni di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, che, benché agli arresti domiciliari nella casa di cura “Villa del sorriso” a Formia, continuava a gestire l’organizzazione tramite la moglie e grazie al fatto che all’interno della struttura sanitaria godeva della più ampia libertà di movimento e di frequentazioni. I trafficanti romani inviavano la cocaina in Sardegna sfruttando l’aiuto inconsapevole di un camionista sardo, amico di uno degli indagati di Gonnesa, che portava nell’Isola i pacchi con il nome di una celebre società svedese specializzata in mobili (ovviamente del tutto estranea alla vicenda), dove veniva nascosto lo stupefacente. L’organizzazione locale era guidata dal titolare della pizzeria.
Le ordinanze di custodia sono state richieste dal Pm Pili della Dda di Cagliari, che ha coordinato le indagini, che dopo la scarcerazione avvenuta per un vizio formale dei soggetti oggi arrestati, ha reiterato la richiesta al Gip, che confermando l’impianto accusatorio ha emesso le misure. (red)