Il progetto “Giustizia digitale”, approvato dalla Giunta regionale nell’ottobre 2015 nell’ambito dell’Agenda digitale della Sardegna, inizia a diventare realtà: nei prossimi 24 mesi verranno realizzati in parallelo i sei punti fondamentali di questo programma, che prevedono una spesa di 1 milione e 500mila euro provenienti dall’Unione europea (Programmazione Fesr 2014-20).
“Si tratta di un progetto – spiega l’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro – che mira al fornire nuovi servizi ed a semplificare quelli già esistenti, nei confronti dei cittadini, in un’ottica anche di riduzione dei tempi dei lavori forensi, soprattutto nell’ambito penalistico. Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti investendo nel settore delle nuove tecnologie, anche grazie ad un lavoro fatto in sinergia con i rappresentanti della Magistratura e dell’Avvocatura”.
Gli interventi previsti sono la realizzazione di punti di videoconferenza per la formazione, audizioni a distanza e per il collegamento di tutti i tribunali, compresi tribunali di sorveglianza, istituti penitenziari e le procure del distretto, di aule informatizzate per le audizioni protette e di una banca dati del minore in comunità, dell’aula informatizzata e aggiornamento sala server della Procura distrettuale a supporto delle indagini e delle attività svolte dalla stessa Procura e della Direzione Distrettuale Antimafia e dell’aula delle udienze digitalizzata con postazioni informatiche per i magistrati, il procuratore generale, il cancelliere di udienza e la difesa; l’adeguamento della sala data center del Palazzo di Giustizia di Cagliari per aumentare spazio di archiviazione e la sicurezza attraverso i sistemi di backup; la dotazione degli strumenti adeguati ed aggiornati all’Avvocatura regionale per l’espletamento del loro lavoro.
Il Tribunale di Cagliari è stato uno dei pochi ad operare un controllo massivo ed una conseguente parziale informatizzazione degli uffici e questo intervento di digitalizzazione è molto importante perché va oltre l’innovazione tecnologica che si stava già attuando nel nostro paese e ci permette di tenere conto delle specificità della nostra regione (come per esempio, la difficoltà negli spostamenti). Per gli avvocati e per gli uffici giudiziari stessi rappresenterà un grande passo avanti, sia per una questione di tempi (verranno meno i rinvii a giudizio dovuti alla necessità di audizioni e le lunghe file per ottenere la documentazione presso gli uffici, alla quale gli operatori del settore potranno avere accesso H24), sia per una questione di sicurezza, dato che per poter entrare nei database contenenti dati sensibili non saranno sufficienti delle semplici credenziali (le quali rischiano di essere ‘rubate’), ma ci dovrà essere anche l’accompagnamento di una smartcard.
L’assessore Demuro, infine, sottolinea che, con un occhio al futuro, per essere sicuri che questa macchina funzioni come previsto è in corso un’interlocuzione a livello europeo per poter ottenere dei fondi che supportino la formazione dei magistrati e degli operatori forensi in genere nell’utilizzo di queste nuove tecnologie.
Arianna Zedda
(admaioramedia.it)
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Mario Delogu
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