Dal prossimo 21 aprile, il Punto di primo intervento dell’ospedale Delogu di Ghilarza chiuderà per carenza di personale medico: “Una scellerata scelta aziendale, negativa per tutto il territorio del Guilcer, che vede chiudere il piccolo pronto soccorso, che si può definire a gestione ‘familiare’, visto che già da tempo veniva prestata assistenza ai codici minori, in quanto le urgenze sono gestite con il 118 e dall’hub di competenza, l’ospedale San Martino di Oristano”, ha commentato Beatrice Mura, segretaria regionale della Federazione sindacati indipendenti Usae.
Secondo la Sindacalista è il frutto di “una cattiva organizzazione, che ricade sul territorio: lo sapevamo da tanto tempo che c’erano pochi medici e quei pochi li hanno portati allo stremo. Avrebbero dovuto prendere provvedimenti molto tempo fa, con le selezioni includendo tutte le altre specialità affini all’emergenza-urgenza. E’ mancata programmazione ed organizzazione perché sapevamo che i medici specializzati in Medicina d’urgenza erano pochi e quei pochi impegnati nei Pronto soccorsi centrali. Non si doveva arrivare a questo punto, chiudendo un servizio che garantiva le piccole ma importanti esigenze per la popolazione. Ci troveremo di fronte alla situazione di sovraffollamento che si creerà presso il Pronto soccorso del San Martino, allargando il bacino di utenza e con la carenza d’organico”.
Beatrice Mura si rivolge al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, chiedendo provvedimenti nei confronti di queste decisioni, che “creano danno e caos alla sanità sarda”. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)