Non c’è pace per la sanità in Gallura. Negli ultimi giorni, sullo stop alle nascite nell’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio Pausania, dovuto alla temporanea chiusura dei reparti di Ginecologia e ostetricia per mancanza di personale, si sono scatenati gli esponenti dell’opposizione: “E’ inaccettabile”, ha detto Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, che ha visitato la struttura sanitaria, accompagnato dal sindaco Andrea Biancareddu, durante durante la sua iniziativa “Zaino in spalla”.
Una situazione che arriva dopo la grande polemica sui punti nascita da chiudere se non arrivano ad almeno 500 parti all’anno, che ha visto attivi protagonisti i cittadini attraverso pubbliche manifestazione di protesta e dissenso: “Il fatto non si verifica per una causa imprevedibile – ha aggiunto l’esponente azzurro – ma perché nel pieno del suo diritto il personale va in malattia e non viene prevista un’ordinaria sostituzione da chi amministra la sanità sarda. Così le persone che aspettavano di mettere alla luce un figlio subiscono un ‘dirottamento’ verso altre strutture. Non vorremmo che non fosse solo una situazione di inefficienza e che invece si stia provocando strumentalmente una riduzione del numero dei parti per ‘fabbricare’ numeri diversi da quelli reali e utilizzarli per giustificare tagli ai servizi”.
La vicenda è arrivata anche in Consiglio regionale grazie alla denuncia di Edoardo Tocco, vicepresidente della Commissione salute e consigliere regionale di Forza Italia: “E’ l’ennesima storia di ordinaria follia della sanità sarda, che sta ormai ignorando le esigenze dei pazienti. In Gallura sarà dunque vietato venire al mondo per la chiusura dei punti nascita, con le donne dimesse da ginecologia per l’interruzione dei servizi nonostante i rischi per le pazienti. Una situazione insostenibile, anche perché, con la stagione estiva alle porte, la domanda di cure si sposterà nelle aree rivierasche del territorio. Quattro medici su sette risultano assenti dal servizio. Gli effetti devastanti dei tagli sulla sanità. Il segnale che arriva da Tempio è solo l’ultima nota dolente”.
Per Giuseppe Fasolino, consigliere regionale azzurro e sindaco di Golfo Aranci, “è allucinante che la sanità gallurese versi in questo stato, una volta a causa di politiche regionali incuranti delle peculiarità legate al territorio e alle infrastrutturazioni, un’altra a causa di note e conclamate carenze di organico. Sono pronto a scendere in piazza al fianco del sindaco Biancareddu, se la situazione non si sblocca nel brevissimo tempo, non si possono assicurare assunzioni e poi chiudere interi reparti perché mancano delle persone. Stiamo giocando con il diritto alla salute dei sardi. Non vorrei che venissero confermate anche le voci che vedono un depotenziamento di altri servizi per poi procedere ad una loro pronta chiusura”.
Sempre in tema di sanità gallurese, anche la vicenda della ritardata apertura del Mater Olbia sta causando qualche dubbio: “Siamo alle solite: quando c’è da prendere una decisione Pigliaru fa il Ponzio Pilato e la sua Giunta resta ferma – ha commentato Cappellacci – Tra i tasselli mancanti per concludere l’operazione c’è l’adozione di una delibera per definire i tetti di spesa, il budget, le risorse, ma ad oggi nulla si è mosso. Continuando a temporeggiare si rischia seriamente di perdere l’investimento, considerato che non è un mistero che la Qatar Foundation sta smobilizzando una serie di asset che ha all’estero. Nella passata Legislatura abbiamo lavorato sodo per avviare questo piano ed è sconcertante assistere allo spettacolo indecoroso di un presidente che mantiene il freno a mano tirato, perché in perenne attesa che qualcuno gli indichi la direzione da seguire”. (red)
(admaioramedia.it)