Guardare al futuro preservando il patrimonio storico-ambientale autoctono. E’ questa la scommessa di Gadoni, che attraverso l’amministrazione locale, mira alla riconversione del polo minerario di Funtana Raminosa e alle eccellenze naturalistiche limitrofe.
Un’intesa, fra Comune, Igea, Parco Geominerario e Assessorato regionale dell’industria, getta delle importanti basi verso l’imminente accordo che vedrà cedute al paese barbaricino, le gestioni del sottosuolo e dell’intero sito per scopi turistici. Per il Parco Geominerario, un ruolo da co-regista nell’organizzazione dell’area (in ottimo stato di conservazione), dove Igea effettuerà periodicamente le tipiche manutenzioni strutturali.
L’occasione è ghiotta e nella patria de ‘is fraccheras’ si pensa a fare tesoro dell’idea, stilando obiettivi e graduali passi da compiere ridando nuova linfa all’impianto, per anni centro di nota importanza estrattiva, ma soprattutto fulcro occupazionale dell’intera Barbagia. Le gallerie sono solamente un punto di partenza verso un progetto più ampio, che mira a inglobare la foresta di Corongia e l’alta valle del Flumendosa in un’unica chiave di promozione turistica.
“Entro il 1 maggio dovrebbe esserci la tanto attesa firma fra gli autori in campo – spiega soddisfatto Francesco Peddio, sindaco di Gadoni – Si lavora con impegno per limare tutti gli opportuni particolari, come i costi di gestione del progetto. Il Parco Geominerario concluderà un accordo con Igea, da presentare successivamente all’assessore Piras, che lo condividerà con la collega al turismo Argiolas. Da qui il passaggio in Giunta regionale per la necessaria approvazione. A questo punto, si terrà l’atteso trasferimento dei siti al Comune, partendo subito con il piano. Puntiamo a dare il via alle prime visite al pubblico nei prossimi mesi, rendendo protagoniste delle guide gadonesi. L’obiettivo principale resta quello di migliorare i percorsi che si snodano verso le bellezze circostanti”.
“Un modo per promuovere la Sardegna interna, troppo spesso gettata nel dimenticatoio – prosegue Peddio – I recenti boom di visitatori nei giacimenti del Sulcis, devono essere un monito per fare di Gadoni un punto di eccellenza a livello regionale. E’ una chance in chiave futura non solo per la nostra comunità ma per tutto il comprensorio. Ci crediamo auspicando di trovarci sulla buona strada.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)