Ieri al Consiglio comunale di Quartu è andato in onda l'ultimo episodio del raccapricciante spettacolo offerto ai cittadini quartesi. Coi soliti protagonisti: il sindaco Delunas, il Pd e qualche nuova comparsa.
Purtroppo la cialtroneria politica con cui il Partito democratico ha gestito le primarie, la campagna elettorale ed infine le guerre intestine la paga la Città per la totale paralisi amministrativa in cui è inchiodata e per l'immagine rappresentata all'esterno. Chi si fida di una amministrazione così mal gestita?
È vero, Delunas non era certo il candidato con le physique du role, uomo stanco prima ancora di iniziare e privo di una storia che lasciasse presagire capacità particolari, ma nessuno poteva aspettarsi una ribellione in questi termini; qualcuno del mondo Pd vuole farlo passare per matto, forse è semplicemente un uomo stufo di sentirsi dare ordini ed eseguirli. Questo non lo giustifica certo dalla responsabilità verso la Città a cui con enfasi ridicola, lui e tutti i suoi ascari euforici che oggi lo rinnegano, prometteva di farla ripartire. Ma il pressappochismo politico ed amministrativo non è solo in casa Pd: alcuni consiglieri comunali del polo civico di Tonio Pani, nell'ansia demagogica di mostrare il trofeo ai propri seguaci sui social, hanno firmato le dimissioni dalla carica di sindaco non curanti di essere consiglieri. Insomma un buio totale ed una povertà di coscienza amministrativa mai vista prima.
Vorremmo scrivere, elogiare o criticare atti amministrativi, confrontarci con progetti e idee per il territorio, purtroppo siamo costretti a subire questo teatro. E non sarà finito, arriverà a breve una nuova campagna elettorale dove i ‘big’ locali del Pd, ignorando il senso del ridicolo, ci chiederanno persino il voto. Davvero servirebbe una presa di coscienza collettiva perché tutti i protagonisti di quest'ultima elezione, vincitori e vinti, si facessero finalmente da parte.
Un gruppo di giovani architetti e progettisti qualche anno fa fondò il movimento New Italian Blood, Quartu ha necessità di nuovo sangue, di una nuova generazione di volenterosi per riprogettare e ripensare dalle fondamenta questa comunità. Noi continuiamo a crederci.
Frodoino
(admaioramedia.it)
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