“Burocrazia, sistemi informatici inefficienti e mancata erogazione dei fondi per le attività già svolte stanno decretando la morte della formazione in Sardegna”. E’ l’allarme lanciato da Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che ha chiesto un immediato intervento da parte dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, a favore di quegli enti che da oltre un anno non hanno usufruito dello svincolo dei finanziamenti per i corsi pregressi e non riescono ad attivarne di nuovi, ed al presidente della Commissione Lavoro, Gavino Manca, di convocare i sindacati e le associazioni di categoria (Cesfop e Coreform) per un'audizione indispensabile per chiarire la reale situazione dell'intero sistema di formazione.
“E’ in pericolo la prosecuzione dei corsi Oss e l'avvio dei quelli di ‘Garanzia giovani’ su cui Europa, Governo e Giunta Pigliaru tanto hanno investito – ha aggiunto Truzzu – Ma è l’intero sistema della formazione che rischia di saltare. Gli istituti sono imbrigliati nella morsa dell’assistenza tecnica regionale che, invece di aiutarli e semplificare le procedure, li costringe in lungaggini burocratiche che rendono biblici i tempi di pagamento. Strozzati da un indebitamento continuo, le strutture vivono nella seria difficoltà, se non nell’impossibilità, di pagare gli stipendi ai dipendenti. Sono a rischio 200 dipendenti, i tanti docenti e l’esistenza stessa dei vari istituti. La Regione dovrebbe dare immediato ossigeno agli enti formativi, saldare il pregresso, al fine di consentire una buona programmazione futura”.
“La Giunta Pigliaru chiarisca anche quale sia la sua visione sul sistema della formazione, affinché non si ritorni ai tempi di Soru – ha concluso Truzzu – È inutile promettere l'assegnazione di nuovi fondi, puntare su programmi, come Oss e ‘Garanzia giovani, se poi materialmente non si garantisce la fattibilità dei corsi già avviati perché schiavi di qualche burocrate o di un sistema di assistenza tecnica degno del miglior ‘ufficio complicazione cose semplici’. Sono in gioco non freddi numeri, ma la vita e il futuro di tanti giovani e lavoratori”. (red)
(admaioramedia.it)