Da una parte, in piazza del Carmine a Cagliari, i sindacati confederali – per i quali il testo unico dell’Assemblea sarda sul passaggio dei lavoratori di Forestas in Regione, non è adeguato alle esigenze forestali – con un centinaio di persone, oltretutto personale di altri comparti, pensionati e qualche extracomunitario; dall’altra, in piazza Garibaldi, riuniti dagli autonomi Confederdia, Sadirs e Snaf, molti di più, un migliaio persone che approvano il provvedimento all’esame dell’Assemblea regionale.
Unico obbiettivo degli ‘autonomi’ è recuperare una dignità lavorativa persa ormai da tempo, rendendo di nuovo produttivo un comparto ormai fermo per un contratto mai più rinnovato da anni: il contratto è da braccianti agricoli e risale a decenni fa.
Vogliamo il contratto regionale applicato a tutte le agenzie e enti regionali, che sicuramente darà più garanzie di quello attuale. I 1.200 semestrali non correranno alcun pericolo, come peraltro chiarito dall’Inps, e non dovranno rinunciare alla disoccupazione, né tantomeno a contributi e sgravi come affermano le sigle confederali.
In piazza Garibaldi c’era la festa delle magliette bianche: mille dipendenti ‘veri’ di Forestas, che autogestendosi hanno espresso, in maniera pacifica, tutta la loro speranza di un futuro lavorativo migliore con un altrettanto contratto ‘vero’ .
Francesca Orrù – Segretaria provinciale di Nuoro Sadirs Forestas
(admaioramedia.it)