"Un risultato importantissimo dovuto a un lavoro costante e alla grande collaborazione fra tutte le strutture della Regione con il coordinamento dell'Autorità di gestione del programma, Gianluca Cadeddu. Si tratta della cifra più alta in un singolo anno mai raggiunta nella spesa dei fondi europei al netto delle operazioni di ingegneria finanziaria. Siamo riusciti anche a sbloccare le procedure di pagamento dei fondi che l'Unione europea aveva bloccato dal 2013 e così entro i primi tre mesi dell'anno arriveranno dall'Europa in Sardegna ben 318 milioni di euro (285 fondi Fesr e 33 fondi Fse), soldi che utilizzeremo per pagare i residui passivi, cioè debiti e impegni di spesa dell'amministrazione regionale con enti locali, imprese, associazioni e cittadini". Lo ha detto l'assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, commentando il risultato della Giunta che ha determinato il recupero di 180 milioni di euro di Fondi europei Fesr da spendere obbligatoriamente nel 2014 e destinata soprattutto a interventi per ricerca e innovazione e opere pubbliche nei Comuni.
“Una cifra che rischiava di andare perduta a causa dei ritardi accumulati nella precedente legislatura – ha aggiunto Paci – Nel 2015 si dovranno spendere ancora 397 milioni di euro. C'è sicuramente molta strada da fare perciò stiamo mettendo in campo ogni strumento possibile per riuscire nell'impresa, che non è affatto semplice. Ci saranno convenzioni con società esterne per agevolare il controllo dei pagamenti itineranti nei Comuni, procedure straordinarie come il bando multifunzione e un rigoroso monitoraggio mensile dell'organizzazione regionale interna per tenerne sotto controllo l'attività cercando di limitare al massimo i ritardi. Dobbiamo rafforzare la nostra capacità istituzionale a cominciare proprio dalla spesa dei fondi ancora ingenti. E poi, appena approvata la finanziaria che segna una svolta nell'approccio con i fondi europei, dobbiamo subito iniziare a spendere le nuove risorse fortemente integrate con le risorse regionali nell'ottica della programmazione unitaria. Perdere soldi in un momento di crisi sarebbe inaccettabile.”
Tra i progetti più importanti e strategici all'interno del programma ci sono: robot chirurgici multidisciplinari per gli ospedali della Sardegna, tessera e fascicolo sanitario elettronico, laboratori altamente specializzati per il superamento del divario digitale nelle Università di Cagliari e Sassari, progetti per la scuola digitale, centri di aggregazione sociale in vari comuni della Sardegna. Molti i progetti in campo energetico: impianti fotovoltaici per le imprese, impianti solari integrati per gli ospedali, sostituzione di impianti di illuminazione pubblica in quasi tutti i comuni della Sardegna. E poi: messa in sicurezza delle zone costiere, aggiornamento e completamento del Sira (Sistema informativo regionale ambientale), bonifica dall'amianto, ecocentri, interventi migliorativi e di valorizzazione dei musei (percorsi multimediali, ammodernamento tecnologico), riqualificazione urbana nei centri storici, infrastrutture stradali, Metro di Cagliari, piste ciclabili, aiuti per start up innovative. (red)
“Una cifra che rischiava di andare perduta a causa dei ritardi accumulati nella precedente legislatura – ha aggiunto Paci – Nel 2015 si dovranno spendere ancora 397 milioni di euro. C'è sicuramente molta strada da fare perciò stiamo mettendo in campo ogni strumento possibile per riuscire nell'impresa, che non è affatto semplice. Ci saranno convenzioni con società esterne per agevolare il controllo dei pagamenti itineranti nei Comuni, procedure straordinarie come il bando multifunzione e un rigoroso monitoraggio mensile dell'organizzazione regionale interna per tenerne sotto controllo l'attività cercando di limitare al massimo i ritardi. Dobbiamo rafforzare la nostra capacità istituzionale a cominciare proprio dalla spesa dei fondi ancora ingenti. E poi, appena approvata la finanziaria che segna una svolta nell'approccio con i fondi europei, dobbiamo subito iniziare a spendere le nuove risorse fortemente integrate con le risorse regionali nell'ottica della programmazione unitaria. Perdere soldi in un momento di crisi sarebbe inaccettabile.”
Tra i progetti più importanti e strategici all'interno del programma ci sono: robot chirurgici multidisciplinari per gli ospedali della Sardegna, tessera e fascicolo sanitario elettronico, laboratori altamente specializzati per il superamento del divario digitale nelle Università di Cagliari e Sassari, progetti per la scuola digitale, centri di aggregazione sociale in vari comuni della Sardegna. Molti i progetti in campo energetico: impianti fotovoltaici per le imprese, impianti solari integrati per gli ospedali, sostituzione di impianti di illuminazione pubblica in quasi tutti i comuni della Sardegna. E poi: messa in sicurezza delle zone costiere, aggiornamento e completamento del Sira (Sistema informativo regionale ambientale), bonifica dall'amianto, ecocentri, interventi migliorativi e di valorizzazione dei musei (percorsi multimediali, ammodernamento tecnologico), riqualificazione urbana nei centri storici, infrastrutture stradali, Metro di Cagliari, piste ciclabili, aiuti per start up innovative. (red)
(admaioramedia.it)