Un protocollo d’intesa da 55 milioni di euro per la riqualificazione urbana e l’inclusione sociale di Cagliari è stato firmato oggi dal vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, e dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Si tratta di fondi europei: 15 milioni del Por (Programma operativo regionale) saranno utilizzati per l’edilizia popolare a Is Mirrionis e San Michele con il recupero di alcuni stabili; altri 40 milioni sono fondi del Pon (Programma operativo nazionale) e destinati a Cagliari città metropolitana, individuata come autorità urbana nel Programma operativo nazionale Metro, con quattro azioni: agenda digitale metropolitana (banche dati), mobilità ciclopedonale, illuminazione pubblica, telecontrollo e telegestione e social innovation.
Per quanto riguarda Is Mirrionis, non si faranno solo ristrutturazioni col riuso dell’hangar del quartiere e di alloggi, ma sono previsti interventi sociali anche per aiutare la nascita di nuovi posti di lavoro: “È un momento di forte innovazione, siamo i primi in Italia a fare programmazione unitaria, a mettere insieme le risorse, a intervenire sulle aree urbane e le zone interne e a raccordare il tutto con i programmi nazionali del Pon Metro nel quale Cagliari è una delle 14 aree urbane selezionate – ha sottolineato l’assessore Paci – Questo ci consente di fare interventi mirati, senza sovrapposizioni, mettendo insieme risorse e procedure, per la riqualificazione della città. Nella programmazione precedente con i fondi europei abbiamo aperto molti cantieri, fatto interventi infrastrutturali sulle strade e sugli apparati tecnologici”.
“Siamo intervenuti su Sant’Elia e lo stiamo facendo su San Michele e Is Mirrionis, con una cifra importante per migliorare le condizioni dei cittadini che vivono nel quartiere – ha spiegato il sindaco Zedda – Migliorarle dal punto di vista sociale ma anche economico, per le attività produttive presenti nella zona, e urbano con la riqualificazione dei luoghi, anche quelli di aggregazione e incontri. È previsto anche il recupero di strutture pubbliche già esistenti per realizzare servizi di cura socio-sanitaria e il miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere, ma quello che fa la differenza è che questa volta gli interventi principali sono di carattere sociale ed economico”.
Il direttore del Centro regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, ha sottolineato l’inedita collaborazione fra due amministrazioni, quella regionale e quella comunale: “Credo che siamo le uniche amministrazioni in Italia a collaborare prima dell’approvazione del programma da parte di Bruxelles, anzi le altre neanche si parlano, per decidere cosa fare e come farlo. Abbiamo una grande responsabilità rispetto a queste risorse, dobbiamo usarle rispettando i tempi e usarle bene, e per questo è fondamentale la collaborazione. Altrimenti i soldi che si perdono, quelli che non vanno a Cagliari tornano a Bruxelles”. (red)
(admaioramedia.it)