Dirigere una gara in cui gioca la Juventus è una di quelle prove delicate a prescindere dalla posta in palio, per il semplice motivo che questi ultimi 10 anni, le polemiche l’hanno fatta da padrona nell’accompagnare i risultati e gli scudetti dei bianconeri.
Anche questa volta, in una gara apparentemente incanalata sul risultato di parità e dove l’arbitro non aveva avuto granché da sbrigare, un po’ per la correttezza dei 22 giocatori in campo e un po’ per l’esperienza di Calvarese, poteva andare tutto liscio. Invece, a fine gara, l’arbitro internazionale si congeda con due errori pesanti.
L’azione del gol-vittoria della Juventus è viziata da un precedente fallo di Benatia su Pavoletti (una gomitata, poteva essere anche valutata da espulsione), successivamente un fallo di mano in area di Bernardeschi che andava sanzionato con un calcio di rigore. Stranamente, in entrambi i casi, l’arbitro non ha voluto consultare la Var, lasciando parecchi dubbi sulla legittimità del risultato. Abbondantemente sotto la sufficienza la prestazione arbitrale.
Paolo Congiu
(admaioramedia.it)