Approvata, col solo voto della maggioranza di centrosinistra, dalla Commissione la manovra finanziaria 2016-18, del valore di circa 7.4 miliardi di euro, entro i prossimi dieci giorni verranno depositate le relazioni di maggioranza e di minoranza (Franco Sabatini per il centrosinistra ed Ignazio Locci per il centrodestra), poi l’arrivo in Aula che sarà stabilito dalla conferenza dei presidenti dei gruppi, convocata per il prossimo martedì.
Secondo il presidente della Commissione, Franco Sabatini (Pd), quattro nodi sono stati definiti positivamente (“la sospensione dell’aumento delle imposte Irap e Irpef; il mantenimento del livello degli stanziamenti del fondo unico per gli Enti Locali e delle risorse destinate alla politiche sociali; il monitoraggio dell’andamento del piano di rientro del debito del sistema sanitario sardo“), mentre restano aperte tre questioni prioritarie che riguardano “istruzione (l’Università in particolare), il lavoro e la cultura, per le quali si ipotizzano stanziamenti complessivi tra i 30 e i 40 milioni di euro”.
Ma per il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, è “un bilancio da Quaresima, con tagli e sforbiciate che si riflettono negativamente sull’universo dei giovani e del lavoro. Senza un orizzonte per il futuro della Sardegna. Serve reperire quante più risorse disponibili da destinare agli investimenti ed ai settori strategici dell’economia isolana. Invece, è una manovra inadeguata ed inefficace a contrastare le emergenze economiche della Sardegna, per uno sviluppo serio e duraturo. E’ necessario apportare dei correttivi con investimenti in grado di incidere sul tessuto sociale e produttivo, con un piano di rilancio per i settori dell’industria, dell’ambiente (con le bonifiche), dell’agricoltura e dell’artigianato”.
Giudizio negativo anche da parte dell’Ugl Sardegna: “Non volevano essere di cattivo presagio appena un mese fa quando abbiamo espresso le nostre perplessità sulla manovra finanziaria, ma la lettura dei fatti oggi ci da ragione – ha commentato il segretario regionale Piergiorgio Piu – Avevamo detto che la manovra era inadeguata ed inefficace a contrastare le emergenze economiche della Sardegna e, in prospettiva pluriennale, per uno sviluppo serio e duraturo. Era chiaro e lampante che l’impianto della manovra non poteva soddisfare nessuno. Ben consci che la coperta è corta, ribadiamo però la necessità di interventi straordinari per il lavoro, per i giovani e per la prima occupazione. Non è pensabile di invertire la rotta della deriva economica con una manovra incentrata al risparmio per tappare il buco della sanità, rispondendo solo agli ordini di Renzi. La Sardegna ha bisogno di lavoro”. (red)
(admaioramedia.it)
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