Dopo l’approvazione in Consiglio regionale della Finanziaria 2017, una manovra da 7 miliardi e 600 milioni, arrivano le critiche dell’opposizione che si è opposta votando contro.
“L’ennesima occasione persa da questa maggioranza di intercettare il segnale di sofferenza che arriva dai settori produttivi della Sardegna – ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis – Nelle tabelle del bilancio non si registra alcun intervento a favore dell’occupazione. Le misure contenute nell’impalcatura contabile rivelano il rischio di un ulteriore peggioramento del quadro economico isolano, vista la mancanza di una strategia a favore dei settori principali come l’agricoltura, l’edilizia, il turismo. Nella sanità solo sforbiciate e tagli ai servizi con lo smantellamento dei presidi ospedalieri delle aree periferiche. La giunta Pigliaru sta palesando la sua inadeguatezza nel portare avanti la riforma sanitaria. La Sardegna non può permettersi di perdere altro tempo, considerata l’inefficacia di questa manovra, che non produrrà effetti virtuosi sull’economia sarda e continuerà ad aggravare i problemi di un’Isola sempre più avviluppata da una crisi infinita”.
Anche per il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu, il documento approvato nell’aula di via Roma “non riesce ad intercettare il grido di sofferenza che arriva dalla società sarda. Lo strumento economico della maggioranza è ancora una volta un’occasione perduta, l’ennesima, per invertire la rotta di una legislatura che va incontro ad un tracollo senza precedenti, trasportando nel baratro la Sardegna. Erano ben altre le nostre aspettative. Le decine di emendamenti bocciati non ci hanno consentito di cambiare la bussola. La spartizione delle risorse tra le varie componenti della coalizione di governo non consente di risolvere i problemi ormai annosi della Sardegna. La triste realtà è che la giunta Pigliaru e la coalizione di centrosinistra continuano a gestire le risorse della Regione come se si trattasse del portafoglio di famiglia, ignorando che la Sardegna sta di fatto finendo in un tunnel senza via d’uscita, con marchette e mancette che aumentano la distanza con i problemi dei cittadini e non favoriscono certo la crescita economica”.
La manovra di bilancio appena approvata, secondo il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, sancisce “la resa definitiva del centrosinistra al cospetto dei problemi della Sardegna. Davanti ad un’Isola stremata dalla crisi economica, che fatica a valorizzare le proprie potenzialità per creare sviluppo, ricchezza e occupazione, davanti alle migliaia di famiglie ridotte alla fame e private anche dei servizi pubblici più essenziali, la Giunta e la maggioranza alzano le mani e si dichiarano impotenti, come se la soluzione ai problemi dovesse piovere dal cielo e non dipendesse dalla capacità della Regione di reperire e programmare risorse. Mancate scelte caratterizzano la Finanziaria, con l’assenza di misure a sostegno di quei comparti produttivi su cui dovrebbe basarsi il rilancio della nostra economia, vale a dire il turismo, l’agricoltura, l’artigianato e il commercio, e l’attenzione nulla mostrata verso le zone interne dell’Isola, con la bocciatura degli emendamenti che prevedevano un bonus fiscale a sostegno di chi sceglie di trasferire la propria residenza nei piccoli comuni a rischio spopolamento”. (red)
(admaioramedia.it)