“Svolta per il futuro, la aveva definita il Presidente Pigliaru, ci pare più appropriato definirla un semplice ritorno al passato”. E’ il lapidario commento di dodici componenti dell'Osservatorio regionale del Volontariato (Pier Paolo Campus, Sergio Madeddu, Maria Luigia Sari, Gennaro Esposito, Carla Serpi, Piera Lotti, Giovanna Pani, Pierluigi Barigazzi, Emilio Garau, Giacomo Manca di Nissa, Luciano Bernardi ed Antonello Carta) ai margini di una lettera che hanno inviato al Governatore, agli assessori, al presidente Ganau, ai gruppi consiliari, all'Anci, al Cal, alle organizzazioni di volontariato ed al Forum del Terzo Settore per protestare contro la legge Finanziaria.
“La Finanziaria Regionale 2015 – hanno scritto – ha disatteso le richieste avanzate dal Volontariato e dal Terzo settore, che anche in sede di audizione in Consiglio regionale hanno chiaramente dichiarato di rinunciare a privilegi associativi di parte per favorire politiche pubbliche volte al bene comune. Leggere oggi in Finanziaria le poste di bilancio a favore di singoli enti e organizzazioni al di fuori di qualsiasi politica organica e di qualsiasi programmazione registra, secondo noi, un ripristino di logiche di privilegio che ritenevamo definitivamente superate.”
“La Finanziaria non è coerente e conseguente con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Giunta e dall'Assessore alla Programmazione e sembrerebbe riproporre, invece, politiche clientelari di vecchia e recente memoria. Per queste ragioni dichiariamo la nostra contrarietà a nome e per conto delle organizzazioni di volontariato che ci hanno dato il mandato di rappresentarle.”
“Condividiamo – hanno concluso – la proposta di Anci, Cal e Aiccre affinché tali risorse (oltre 5 milioni di euro) siano destinate al contrasto delle povertà, frontiera che vede numerose nostre organizzazioni in prima fila tutti i giorni.”
(red)
(admaioramedia.it)