Il Consiglio dei Ministri ha promosso la prima Finanziaria dell’era Pigliaru ed ha deciso di non impugnare la Legge da 7 miliardi e 800 milioni firmata dall'assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ed approvata dal Consiglio regionale il 27 febbraio.
L’Assessore ha evidenziato i tre assi portanti della manovra: abolizione del vincolo del patto di stabilità che consentirà di spendere 800 milioni in più nel 2015; programmazione unitaria dei fondi regionali statali ed europei per concentrare risorse e interventi ed evitare dispersioni; forte intervento di tipo keynesiano per aiutare l’economia investendo denaro pubblico grazie al mutuo da 700 milioni di euro.
“Bene così, continuiamo a lavorare duro per portare in fretta la Sardegna fuori dalla crisi economica – ha commentato Paci – Abbiamo avuto una serie di interlocuzioni tecniche a Roma con la Ragioneria, ci siamo confrontati, abbiamo chiarito alcuni aspetti su cui il Governo ci aveva chiesto spiegazioni. Siamo soddisfatti, soprattutto perché è una Finanziaria fortemente innovativa, che fa scelte precise e nette rispetto al passato per riportare ordine in un'economia che abbiamo trovato in condizioni disastrose. La Sardegna può farcela a uscire dalla crisi e dopo 4 anni di fila di impugnazioni, questa Finanziaria segna l’inizio del ritorno alla normalità”.
Pronta la reazione dai banchi del’opposizione di alcuni consiglieri di Forza Italia: “L'assessore Paci esulta per un passaggio puramente tecnico, ma le sue dichiarazioni sono sintomatiche di una Giunta attenta a compiacere il Governo Renzi, a costo di imporre politiche depressive ai Sardi – hanno detto Pietro Pittalis, ignazio Locci e Giuseppe Fasolino – Ci mancherebbe altro che il Governo impugnasse una legge Finanziaria che, pur di non disturbare il manovratore, accetta passivamente i tagli di Roma, indebita i sardi per 700 milioni di euro e aumenta l'Irap. Ci mancherebbe che un Governo che lascia i sindaci senza risorse, che non paga gli ammortizzatori sociali e che aumenta le tasse avesse pure da mettere ulteriori vincoli sui soldi sardi. Insomma, il prezzo di questa pace con l'esecutivo romano è tutto a carico dei sardi, come sono a carico dell'Isola i 97 milioni di euro in meno ogni anno a causa della legge di stabilità. Anche in questo caso la Giunta Pigliaru non ha battuto ciglio perché la priorità è la pacca sulla spalla dei capibastone romani". (red)
(admaioramedia.it)