"È una Finanziaria molto impegnativa, e sono soddisfatto perché in Commissione abbiamo risolto due questioni estremamente importanti, congelato l'aumento delle tasse con 70 milioni e rifinanziato interamente, con oltre 30 milioni, il fondo per le politiche sociali. Se a questo aggiungiamo i 330 milioni in più che abbiamo stanziato per accompagnare il piano di rientro dal debito in sanità, è evidente lo sforzo finanziario fatto finora". Lo ha detto l'assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, dopo l'approvazione della legge finanziaria nella Commissione Bilancio del Consiglio regionale, che ora approda nell'aula di via Roma per l'approvazione definitiva.
"Ci sono ancora circa 15 milioni su cui ragionare, e sulle priorità siamo tutti d'accordo: sicuramente lavoro ma anche sociale, istruzione e cultura – ha aggiunto Paci – Adesso utilizzeremo i dieci giorni che la legge prevede per la trasmissione dei documenti ai consiglieri e la stesura delle relazioni, prima dell'inizio dei lavori in Aula, per cercare una sintesi, confrontandoci all'interno della maggioranza ma anche con la minoranza. Voglio però ricordare che tutte le altre politiche e parlo di ambiente, lavoro, imprese, agricoltura, trasporti, istruzione, quest'anno hanno avuto incrementi rispetto allo scorso anno: non ci sono stati assolutamente tagli lineari". Nel dettaglio, per l'Istruzione nel 2016 sono disponibili 252 milioni di euro; 212 per il Lavoro; 512 per la Competitività del sistema produttivo; 398 per la Protezione dell'Ambiente; 512 per Infrastrutture e Agenda Digitale; 538 per la Mobilità.
Dai banchi dell’opposizione è intervenuto Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz. “La Finanziaria mi trova fortemente contrario e non riesco a comprendere l'ottimismo dell'assessore Paci. E’ una manovra ‘sinistra’ che tassa le imprese, taglia servizi essenziali e crea nuovi disoccupati. Ci saremmo aspettati risposte concrete al dramma che stanno vivendo le famiglie sarde tra le più colpite dalla crisi e ai tanti disoccupati; una risposta ai tanti giovani che abbandonano la loro regione perché non offre alcuna prospettiva; una battaglia con il Governo nazionale per ottenere le risorse che spettano di diritto alla Sardegna. Invece, la Giunta Pigliaru si piega alla volontà del governo Renzi che ogni giorno annichilisce la Sardegna con le sue decisioni. Nella finanziaria vengono penalizzati tutti i settori ma sopratutto vengono fortemente diminuiti i fondi per il lavoro, per le imprese e per le fasce più deboli come i disabili. L' annunciato aumento dell'Irap viene semplicemente rinviato di un anno ma è già deciso. Una manovra che mira soltanto a fare cassa sulla pelle delle imprese e delle famiglie sarde sempre più in difficoltà. La peggiore degli ultimi dieci anni”.
Per il capogruppo dei Riformatori Sardi, Attilio Dedoni, “il via libera della Commissione Bilancio non rappresenta per la maggioranza un successo di cui vantarsi, ma la certificazione di un fallimento. Con la decisione di ritirare gli emendamenti, il centrosinistra ha riconosciuto di non essere capace di trovare un accordo, preferendo scaricare sull’Aula le proprie tensioni pur di non rischiare una rottura al suo interno. La prospettiva di vedere la manovra approvata entro Pasqua si fa sempre più remota. E’ facile prevedere che il passaggio in Consiglio sarà un percorso a ostacoli, visti i tanti nodi rimasti irrisolti e tutti quelli che ancora devono saltar fuori. L’opposizione non concederà alibi: quando la Finanziaria resterà arenata in Aula, dovrà essere chiaro che la responsabilità sarà solo ed esclusivamente della maggioranza”. (red)
(admaioramedia.it)
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