Con 28 voti dei consiglieri di centrosinistra e 21 contrari dell’opposizione, ieri il Consiglio regionale ha approvato la Finanziaria 2017, dopo due settimane di dibattito: una manovra da 7 miliardi e 600 milioni.
“Come priorità assolute il sociale e il lavoro – ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – ma allo stesso tempo punta allo sviluppo perché intercetta e rafforza i segnali di ripresa che iniziano a vedersi dopo la terribile crisi di questi anni, come ci dice l’Inps che certifica un incoraggiante 14% in più di occupati a gennaio. Diamo risposte al disagio, ma lavoriamo per creare solide condizioni di crescita. Nel 2017 spenderemo i primi 280 milioni per infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il governo. Il mutuo infrastrutture tirerà 150 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno scorso e ci sono interventi importanti per la cultura, l’Università, i trasporti, l’ambiente. Con questa Finanziaria stiamo facendo ripartire l’economia della Sardegna”.
Soddisfazione anche nei capigruppo della maggioranza che, durante una conferenza stampa al fianco dell’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, hanno enunciato alcune novità che considerano importanti, come il Reddito di inclusione sociale, per la prima volta in Sardegna; finanziamenti raddoppiati per i centri antiviolenza; nuove regole sulle vaccinazioni dei bambini; scadenze precise per il pagamento dei contributi allo sport; finanziamenti per la cultura; trasporti pubblici gratuiti per i ragazzi; finanziamento per il ritiro del pecorino dai produttori che dovranno però trovare un accordo sul prezzo del latte coi trasformatori.
Alle Politiche sociali vanno 306 milioni di euro; 162 all’Istruzione; 66 ad Attività culturali e Sport; 36 al Turismo; 57 milioni sono disponibili per il Territorio e l’Edilizia abitativa; 542 per l’Ambiente; 547 per Trasporti e Mobilità; 130 milioni per Competitività e Energia; 119 per le Politiche del lavoro e la Formazione; 311 per Agricoltura e Pesca. Alla Sanità, infine, vengono assegnati 3 miliardi e 300 milioni di euro.
“Una Finanziaria messa a punto con la collaborazione di tutte le parti politiche, sociali, imprenditoriali per fare le migliori scelte possibili per i sardi – ha sottolineato l’assessore Paci – È stato fatto un grande lavoro in Commissione per apportare tutte le modifiche utili a migliorare quanto più possibile questa manovra, e ringrazio tutti quelli che hanno dato il loro contributo. Ringrazio anche la minoranza che ha dimostrato senso di responsabilità e spirito di collaborazione, infatti abbiamo accolto volentieri alcuni loro emendamenti. Ora il grande impegno deve essere quello di riuscire a spendere rapidamente tutti i soldi, bisogna accelerare su questo versante e noi faremo il possibile per rendere più rapidi passaggi in qualche caso ancora troppo lenti”.
Nel pacchetto di interventi a favore del patrimonio immateriale della Sardegna è stato segnalato il contributo di 100mila euro per il doppiaggio in lingua sarda di cartoni animati. Per le vaccinazioni riceveranno i finanziamenti regionali solo le strutture (nido, ludoteche, asili) che accoglieranno bambini vaccinati, e contemporaneamente i genitori saranno informati sull’importanza delle vaccinazioni con una campagna di sensibilizzazione. Per il ritiro della sovrapproduzione di pecorino romano ci saranno 14 milioni; 600 milioni per il Fondo unico degli Enti locali; 1 milione per finanziare i Centri antiviolenza e le vittime della violenza domestica; 30 milioni per il Reis; 330mila euro a La Maddalena e Carloforte per abbattere i costi dei trasporti, promuovendo il turismo e lo spostamento dei nativi non residenti; 100mila per la promozione e la divulgazione del contrassegno regionale che attesta la vendita del pane fresco; 600mila euro al Man di Nuoro e 150mila euro alla Scuola di chirurgia robotica del Brotzu.
“Ora ci concentriamo sulla battaglia per gli accantonamenti – ha concluso Paci – Con quei soldi in più nel nostro bilancio possiamo impostare politiche di sviluppo mirate e a più ampio respiro: nei prossimi giorni apriremo ufficialmente il tavolo di confronto a Palazzo Chigi e le nostre rivendicazioni saranno ferme e decise”. (red)
(admaioramedia.it)