L’ultima Finanziaria della Giunta Pigliaru vale 8 miliardi e 200 milioni di euro, con l’obiettivo dichiarato di mettere al centro le famiglie, progettare sviluppo per creare occupazione, azzerare totalmente il decennale debito della sanità, proteggere le fasce più deboli con il Reis e investire sugli enti locali anche per rilanciare le zone interne e contrastare lo spopolamento.
Tutti gli stanziamenti sono in aumento rispetto agli anni passati: istruzione e diritto allo studio con 196 milioni di euro (ancora investimenti su Iscol@ che conta già 1.200 cantieri, 3.000 posti di lavoro, 250 milioni spesi); cultura e sport 99 milioni (risorse in aumento del 36%); turismo 80 milioni (soprattutto specializzazione dell’offerta con nuovi prodotti tematici che mettono al centro identità e tradizione anche per allungare la stagione turistica); territorio ed edilizia abitativa 80 milioni (oltre 30 destinati ad edilizia residenziale pubblica e locale ed a piani di edilizia economico-popolare); ambiente 664 milioni (tutela delle foreste, infrastrutture verdi, piano dei rifiuti); trasporti e mobilità 671 milioni (95 per viabilità e infrastrutture stradali), politiche sociali e famiglia 382 milioni (incremento dei fondi per disabili, malati cronici e non autosufficienti); salute 3.736 milioni (riorganizzazione delle cure territoriali e attuazione della riforma della rete ospedaliera); sviluppo economico, competitività ed energia 189 milioni (investimenti nelle aree di crisi di Sassari, Nuoro e Ogliastra), politiche per il lavoro e formazione 182 milioni (cantieri comunali coi 50 milioni di “Lavoras” e potenziamento delle politiche per l’occupazione); agricoltura e pesca 379 milioni (sostegno all’ovicaprino e alle attività dell’Oilos).
“Una Finanziaria di cui siamo davvero orgogliosi – ha detto il presidente Pigliaru – Una manovra da oltre 8 miliardi in cui inclusione e sviluppo sono le due parole chiave. Abbiamo piena consapevolezza delle difficoltà del momento e del ruolo della politica e portiamo in Consiglio una manovra espansiva, di forte crescita, che mette al centro le famiglie e si occupa delle fasce più deboli. Per questo accompagniamo con politiche di inclusione chi si trova in posizione di fragilità e debolezza aumentando le risorse per le politiche sociali, confermando il Reis da 45 milioni e le leggi di settore, e contemporaneamente incentiviamo lo sviluppo di nuove competenze investendo ulteriormente in tutta la filiera dell’istruzione, fino alla università e formazione professionale. La manovra, che azzera il debito della sanità con 600 milioni, mette anche solide basi per creare sviluppo e occupazione e per far crescere ancora la Sardegna: aiutiamo le imprese ad essere innovative, lavoriamo per riformare i Centri per l’impiego, rifinanziamo il Piano Lavoras e ci occupiamo dei territori e dello spopolamento. Rafforziamo gli interventi su infrastrutture, bonifiche, protezione del territorio, stanziamo 28 milioni sulla rete del gas metano. Finanziamo fortemente i Comuni non solo con il Fondo unico da 600 milioni ma anche con i 50 milioni per le situazioni di dissesto finanziario e i 75 della programmazione territoriale per le politiche antispopolamento nelle zone interne, garantiamo servizi ai cittadini e stipendi alle famiglie con 15 milioni alle Province”.
Per l’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, “abbiamo fatto tanto e tanto continuiamo a fare per le imprese (18 bandi per un totale di 255 milioni e tutte le tipologie di investimento), ci siamo occupati costantemente delle fasce più deboli e disagiate e continueremo a farlo (la politica sociale in Sardegna con 382 milioni è la più finanziata d’Italia), abbiamo creato un piano per il lavoro da 128 milioni senza precedenti per i disoccupati. Con questa Finanziaria vogliamo occuparci in particolare delle famiglie del cosiddetto ceto medio, quello di cui mai nessuno si occupa perché appunto sta proprio nel mezzo. Abbiamo 40 milioni disponibili non li abbiamo vincolati perché vogliamo fare scelte condivise con il Consiglio ma la nostra proposta è di destinarli alle famiglie, attraverso misure ancora da definire che possono spaziare da politiche fiscali a incentivi per la natività ad aiuti per la vita di tutti i giorni soprattutto quando ci sono figli a carico, non solo piccoli. Rispetto a quando siamo arrivati abbiamo rimesso in ordine i conti pubblici, dimezzando i debiti e lasciando una situazione decisamente migliore di quella che abbiamo trovato”. La Finanziaria sarà ora trasmessa al Consiglio regionale, discussa in Terza Commissione e poi messa all’ordine del giorno del Consiglio, con l’obiettivo di approvarla entro l’anno. (red)
(admaioramedia.it)
8 Comments
Marius Ioan Vasilescu
Chi sa per quale motivo, quando si parla di crescita in generale e di crescita della Sardegna in speciale, viene sempre utilizzato il tempo futuro: più (quasi sempre) o meno (raramente) lontano …!???
Margh Lac
Perché devono lasciare l’eredità sapendo che tanto non saranno loro a dover affrontare il problema
Lello Foto
Non fidatevi ,stanno cercando di farsi rieleggere.
Igor Ertas
Si avvicinano le elezioni… paura?
Antonietta P. Mannu
Una finanziaria,che dovrà grattarsi il prossimo governo regionale.I soldi ci sono??🤔
Antonio Pulina
Propaganda pre elettorale !
Alessio Serra
A febbraio si vota. Si vede, vero?
Sergio Atzori
Tanto sanno già che non ci saranno loro a governare e allora lasciano grane x gli altri 😂