“Priorità assoluta a sociale, lavoro e politiche di sviluppo”, così l’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci ha presentato la Finanziaria 2017 della Giunta Pigliaru. Una manovra da 7 miliardi e 600 milioni (6 miliardi e 200 milioni di entrate proprie più gli stanziamenti europei e nazionali) che, secondo l’Esecutivo, “vuole intercettare i segnali di ripresa e rafforzarli in vista di una crescita che per il 2017 si annuncia più robusta”.
Anche questa Finanziaria si basa sulla programmazione unitaria dei fondi regionali, europei e nazionali destinati, da un’unica cabina di regia, ad interventi strategici e condivisi. Paci ha annunciato nessun taglio agli stanziamenti dell’anno precedente, niente aumento delle tasse, l’Irap più bassa d’Italia con l’azzeramento per i primi cinque anni di attività, la conferma dei 600 milioni del Fondo unico per gli enti locali, con gli stanziamenti a favore dei Comuni che arrivano a circa 900 milioni contando le somme per lavoratori socialmente utili, scuole civiche di musica, musei, proloco e i finanziamenti per la gestione integrata dei servizi alla persona.
Sono ‘liberi’ ancora 25 milioni: “La destinazione sarà decisa insieme al Consiglio regionale, perché, la Finanziaria non è dell’Assessore o della Giunta, è di tutti i sardi e dunque ho chiesto ancor prima dell’approvazione in Giunta la collaborazione di tutte le parti politiche, sociali, imprenditoriali per fare le migliori scelte possibili per i sardi. Da parte nostra c’è una scelta molto chiara: con questa Finanziaria vogliamo dare risposte al malessere e ai disagi lavorativi e sociali, ma allo stesso tempo vogliamo avviare e consolidare politiche di sviluppo per l’intera Sardegna”.
Alle Politiche sociali vanno 306 milioni di euro; 162 all’Istruzione; 66 ad Attività culturali e Sport; 36 al Turismo; 57 per Territorio ed Edilizia abitativa; 542 per l’Ambiente; 547 per Trasporti e Mobilità; 130 per Competitività ed Energia; 119 per Politiche del lavoro e Formazione; 311 per Agricoltura e Pesca. Infine, alla Sanità vengono assegnati 3 miliardi e 300 milioni di euro: “Sui costi della sanità – ha sottolineato l’assessore Paci – dobbiamo continuare a lavorare molto, perché ridurne i costi significa liberare risorse preziose da investire nelle altre politiche per la Sardegna. Non ci possiamo più permettere una sanità che costa così tanto, e infatti abbiamo messo a punto un piano di risanamento che vogliamo completare in tre anni”.
Nel 2017, all’interno dei 605 milioni di stanziamento statale, saranno già spendibili i primi 241 milioni del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il Governo: “Soldi destinati soprattutto a infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia”. Con il Governo ci sono due questioni urgenti da risolvere: “Gli accantonamenti, che vanno pagati ma ridotti, perché la legge prevede che se subentrano nuove funzioni bisogna rivedere gli importi, e le nuove funzioni noi le abbiamo perché dobbiamo far fronte all’acquisto dei farmaci innovativi e ai nuovi Lea, quindi la somma di 680 milioni degli accantonamenti va assolutamente ridotta. Su questo la nostra trattativa con lo Stato è costante e ferma e resterà in piedi fino a che non otterremo il risultato. Poi, rivendichiamo il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi, stiamo parlando del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini”. La Finanziaria, approvata a dicembre dall’Esecutivo, è stata trasmessa al Consiglio regionale ed ora sarà discussa prima dalla Commissione Bilancio, poi dall’Aula. (red)
(admaioramedia.it)