FINANZIARIA 2016, Dedoni: “Giunta incapace”. Truzzu: “Vecchie promesse e nuove tasse”. Rubiu: “Nessun beneficio alla Sardegna”

Il dibattito sulla Finanziaria 2016 presentata dalla Giunta Pigliaru si arricchisce delle accuse all'assessore del Bilancio del capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni: “Dopo un anno costellato dai roboanti annunci dell’assessore Paci sui successi raggiunti nella ‘Vertenza entrate’, ci saremmo aspettati di vedere la finanziaria più ricca nella storia dell’Autonomia. Invece, scopriamo che l’intera manovra è incentrata unicamente sulle toppe da imbastire per cercare di rimediare al mostruoso disavanzo della sanità, e si ha tutta l’impressione che il deficit sia diventato un paravento dietro cui nascondere l’incapacità della Giunta di mettere in cassa quelle entrate indispensabili per chiudere i conti ora che si opera in regime di pareggio di bilancio”.

“Paci ha sistematicamente sottostimato i costi della sanità e li ha finanziati solo parzialmente – ha aggiunto Dedoni – Forse sperando che nel frattempo si riducessero da sé o che arrivasse un miracolosa iniezione di risorse da parte del Governo, che puntualmente non c’è stata. Il giochino ci ha portato a un presente di lacrime e sangue che è destinato a protrarsi, quando sarà messo a nudo il nuovo bluff dell’Assessore del Bilancio, quello degli aumenti Irpef che, sia che vengano dichiarati illegittimi, sia che restino in piedi e portino a un extra-gettito irrisorio rispetto alle previsioni, apriranno una nuova voragine nelle casse di viale Trento. Passa quasi inosservato il fatto che, su 300 milioni di maggiori entrate, solo 70 provengono dalla cosiddetta ‘conclusione’ della Vertenza entrate”.

Per Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Bilancio, “la ripresa che vede la Giunta Pigliaru è più lenta di quella del loro treno veloce tristemente inaugurato. L’unica certezza per i Sardi è l’aumento del Irpef per coprire gli errori di due anni di governo della sinistra. Gli annunci sono gli stessi di un anno fa e sappiamo come è andata a finire: tagli e i pochi fondi stanziati mai arrivati a destinazione. Manca qualsiasi intervento a sostegno di industrie e imprese ed è un colpo di grazia a qualsiasi tentativo di ripresa dell’economia isolana e di risparmio delle famiglie. Interverremmo, prima in commissione Bilancio, poi in Aula per correggere una manovra finanziaria che viene presentata in ritardo per le beghe interne alla maggioranza e che non aiuta, ma affossa ulteriormente la Sardegna”.

Dai banchi dell’opposizione, tuona contro la Finanziaria dell’Esecutivo, anche l’Udc: “Nuove tasse e sforbiciate senza senso – ha commentato il capogruppo Gianluigi Rubiu – Una manovra che impone sacrifici ai cittadini, coprendo il deficit della sanità, senza un giusto riequilibrio con risorse ai settori strategici dell’economia isolana. E’ davvero un paradosso che si pensi solo ad incrementare l’addizionale Irpef e l’Irap, che sono tra le imposte più alte in Italia, con il rialzo del debito visti i mutui contratti. Passi indietro sulle imprese con la sottrazione di 133 milioni di euro, senza considerare che è stata soppressa la voce riguardante l’industria ormai scomparsa dal bilancio: una vera e propria resa. Una diminuzione di 129 milioni di euro per l’agricoltura, 33 milioni in meno per turismo, cultura e sport. Sui trasporti altri sacrifici che ammontano ad una sottrazione di 210 milioni di euro, con le compagnie aeree che lasciano la Sardegna. Una manovra drogata dai fondi europei che non darà nessun beneficio alla Sardegna. E’ l’ennesima follia della giunta Pigliaru-Paci, che rivela l’incapacità di trovare risposte alla crisi. Un documento ragionieristico senza un’anima per dare impulso all’economia”. (red)

(admaioramedia.it)

Ricevi le notizie di Ad Maiora Media su Whatsapp