FINANZIARIA 2016, Cabasino (Corecom): “Attenzione della Regione anche al mondo delle radio e dei giornali on line”

04 Febbraio 2016

Nell’ambito delle audizioni sulla manovra finanziaria 2016, presentata dalla Giunta Pigliaru, la Commissione del Consiglio regionale ha incontrato il Corecom Sardegna (Comitato regionale per le comunicazioni), che tra i vari compiti istituzionali ha anche quello delle conciliazioni nel campo delle telecomunicazioni, con circa 900 casi affrontati per 200mila euro restituiti ai cittadini. Inoltre, nei prossimi giorni sarà completata l’apertura di un nuovo sportello a Sassari, in collaborazione con il Comune e l’Università. Ma il Corecom punta ad acquisire le cosiddette ‘seconde deleghe’: “Come hanno già fatto tutte le atre Regioni, si tratta di arrivare a definire, con una sorta di decisione extra-giudiziale di primo grado, tutte le controversie fra i gestori delle tv a pagamento e della telefonia mobile e gli utenti – ha spiegato il presidente, Mario Cabasino – Attualmente, se la conciliazione non va a buon fine, al cittadino non resta che rivolgersi all’Agcom nazionale o all’Autorità giudiziaria”.

Prosegue l’attività del Comitato anche nel campo delle iniziative rivolte ai minori ed alla prevenzione del cyber-bullismo, in collaborazione con la scuola e la Polizia postale. Infine, per quanto riguarda la legge regionale, che ha previsto un sostegno alle stazioni televisive locali, il Presidente Corecom ha auspicato “l’estensione degli interventi al mondo delle radio e dei giornali on-line. Il panorama dell’informazione televisiva regionale, dopo una lunga e difficile crisi sta cominciando a dare qualche segnale di risveglio anche per la presenza dei nuovi media. Sono piccoli segnali che indicano una tendenza e che la Regione deve saper leggere ed interpretare”.

“Pur tenendo presenti le difficoltà oggettive del bilancio regionale – ha risposto Gavino Manca, presidente della Commissione – le prime ricadute positive dell’intervento delle istituzioni sul sistema televisivo vanno consolidate ed allargate, per quanto possibile, anche agli altri mezzi di comunicazione”. (red)