Un concorso che ‘balla’ da oltre tre anni, da quando, nel 2013, la Regione Sardegna bandì un concorso straordinario per la copertura di 90 sedi farmaceutiche di nuova istituzione e per quelle diventate vacanti, approfittando del decreto legge governativo che intendeva favorire l’accesso alla titolarità delle farmacie da parte di un numero più ampio di aspiranti e l’apertura di nuove sedi, garantendo così una più capillare presenza sul territorio: una farmacia ogni 3.300 abitanti. Dopo più di due anni (giugno 2015) fu pubblicata una graduatoria provvisoria, poi sul concorso calò il silenzio ed i posti disponibili non sono stati ancora assegnati. Mentre, in tutte le altre regioni le nuove farmacie hanno già cominciato ad operare.
La lotta dei partecipanti al bando sardo è dovuta passare attraverso le azioni dei propri legali, che hanno più volte diffidato la Regione ad adempiere ed a risolvere in tempi brevi il caso e soprattutto attraverso l’intervento del Ministero della Salute, che, a marzo 2016, aveva inviato negli uffici regionali una comunicazione urgente del Direttore generale dei Servizi medici e del Servizio farmaceutico, esortandoli a concludere il concorso con la pubblicazione della graduatoria definitiva, pena il commissariamento della Regione relativamente all’espletamento dell’iter concorsuale.
Nei mesi successivi, c’è stato anche un incontro con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che aveva garantito un suo interessamento per una rapida risoluzione del problema, ed alcune riunioni negli uffici dell’Assessorato, che hanno fatto guadagnare la promessa ‘verbale’ di una pubblicazione della graduatoria definitiva per metà dicembre. Invece, a pochi giorni dal tanto atteso ‘appuntamento’ con la decisione finale, i partecipanti al concorso hanno appena ricevuto una ‘pec’ con la richiesta di alcuni documenti, che “ad alcuni di noi erano stati chiesti nel 2015 – ha denunciato il Comitato concorso farmacie Sardegna – La dimostrazione della volontà di perdere ulteriore tempo e favorire chi non vuole l’apertura di queste farmacie”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
lino
Vergogna. Credo sia chiaro il significato. questi politici non si rendono conto che questo comportamento , sembrerebbe, quasi da libro paga.