“E’ del tutto irragionevole che per l’Expo venga concessa una deroga al divieto di importare carni extra Ue da Paesi con normative ritenute non in linea con i requisiti sanitari richiesti dall’Europa e allo stesso tempo si neghi alle carni suine sarde trattate termicamente, i cosiddetti 'porcetti termizzati' di arrivare nel Padiglione Italia a Milano. Serve un intervento del Ministro della Salute”. Lo ha chiesto il deputato del Centro Democratico, Roberto Capelli, in un’interrogazione parlamentare al ministro Lorenzin.
“Segnalo, peraltro, che le carni suine termizzate non rientrano tra quelle a rischio di peste suina africana, virus proveniente dall’Africa, non contagioso per l’uomo ma solo per i suini, per il quale è stato deciso di imporre alla Sardegna di non lavorare ed esportare i suoi prosciutti, divieto peraltro esteso ingiustamente anche ai prosciutti sottoposti a trattamento di fermentazione e stagionatura naturali per oltre 190 giorni, che eliminano qualsiasi rischio legato alla peste suina africana. Gli allevatori sardi sono già in ginocchio, non gli si neghi ingiustamente anche la vetrina dell’Expo”, ha concluso Capelli. (red)
(admaioramedia.it)