"Il maialetto sardo andrà all'Expo: non c'è alcun motivo logico e soprattutto di carattere sanitario perché ne resti escluso". Lo ha detto l'assessore della Sanità, Luigi Arru, negli studi di Rai Uno partecipando alla trasmissione dedicata ai consumi e all'agroalimentare A conti fatti, condotta da Elisa Isoardi. In studio, con l'assessore Arru hanno discusso del caso del maialetto sardo, bandito per paura della peste suina africana, il direttore generale del settore veterinario del Ministero della Salute, Silvio Borrello, che ha garantito il totale supporto da parte del Governo a fronte delle garanzie sanitarie da parte della Regione, ed il giornalista dell'Espresso specializzato nel settore gastronomico, Antonio Paolini, che ha sottolineato l'assurdità della messa a bando del porcetto dagli stand milanesi, dicendosi però sicuro che il problema verrà superato.
"La Sardegna è in grado di offrire tutte le garanzie sanitarie richieste dall'Unione europea, pertanto paure e polemiche sono assolutamente infondate – ha detto Arru – I maialetti, prima di essere esportati, vengono sottoposti a un processo di termizzazione che garantisce al 100% l'eliminazione di ogni possibile virus, ma va detto che gli animali sottoposti a termizzazione sono già ampiamente e accuratamente controllati prima, tanto da poter escludere a priori la presenza di virus che, è bene chiarirlo, non è in alcun modo pericoloso per gli esseri umani. C'è molta confusione sull'argomento: bisogna ricordare che tutte le nostre aziende regolarmente registrate e censite sono sottoposte a severi e regolari controlli per garantire la sicurezza dei prodotti e che la peste suina colpisce soltanto i capi allo stato brado, che di sicuro non sono quello destinati all'Expo".
La Regione è impegnata da anni sul fronte della lotta alla peste suina: "Abbiamo approvato un Piano di eradicazione della peste suina da 4 milioni di euro all'anno e coinvolto i massimi esperti mondiali, a cominciare dal professor Josè Vizcaino – ha aggiunto l'Assessore – A gennaio, la Commissione europea ha stanziato un milione e 80mila euro per cofinanziare il Piano d'azione straordinario contro la peste suina, e che a novembre arriveranno altri soldi, a dimostrazione dell'apertura di credito al nostro Piano che, oltre all'azzeramento dell'epidemia, ha come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza. Ci sono anche 10 milioni di fondi messi a disposizione dall'Agricoltura destinati agli allevatori che costruiranno recinti per evitare il pascolo brado." (red)
(admaioramedia.it)