Sono estremamente allarmanti per la Sardegna i dati del 29° Rapporto Eurispes presentati oggi a Palermo dal presidente dell’Istituto di ricerca Gian Maria Fara. Lo studio ha confermato un’Italia a due velocità, frammentata socialmente e con aree geografiche e classi generazionali ormai contrapposte fra loro. All’interno di quest’Italia divisa e sofferente le regioni con il disagio economico maggiore sono soprattutto la Sardegna e la Sicilia: in base alla ricerca Eurispes cinque famiglie sarde su dieci hanno infatti visto diminuire nel corso dell’ultimo anno il proprio potere d’acquisto, nell’isola si trova il numero più elevato di cittadini costretti ad utilizzare i propri risparmi per arrivare a fine mese e addirittura 4 persone su 10 non riescono a sostenere il costo delle spese mediche né a saldare le rate del mutuo di casa.
“La Sardegna continua ad assistere al peggiore fallimento del governo Pigliaru, che ancora una volta condanna la nostra Isola a fanalino di coda dell’economia nazionale, con un tasso di crescita delle nuove povertà ormai allarmante“, afferma l’eurodeputato del PPE Salvatore Cicu commentando i dati Eurispes. “La mia battaglia a livello europeo – dichiara l’europarlamentare – è tutta rivolta in questa direzione: ridurre il divario di diseguaglianza che afferisce i territori insulari, partendo anzitutto dal riconoscimento della loro condizione di svantaggio geografico e isolamento. La mia risoluzione, approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo, è il punto più alto e importante di questa rivendicazione politica, ma se il Governo regionali non si attiverà nella stessa direzione tutto resterà fermo. Occorre reagire dunque, aprire un confronto con la Commissione Europea, affinché si deliberi nell’ottica di una compensazione che riguardi l’applicazione di una fiscalità di vantaggio, il credito per le nostre imprese, una nuova continuità territoriale, costi dell’energia a favore dei nostri contesti insulari, e soprattutto, la necessità che, sul capitolo fondi diretti, la Sardegna possa rientrare nel l’ambito delle regioni in obiettivo 1.
“Non servono gli accordi o i confronti intrapresi dal Presidente Pigliaru con le Baleari e la Corsica – ha ribadito Cicu – ma servono politiche concrete che guardino all’Europa e il sostegno, in sede nazionale ed europea, della battaglia da me avviata in Parlamento. Oggi i sardi sono condannati all’inerzia di una Giunta incapace di cambiare e governare. Bisogna restituire opportunità economiche e occupazionali alla nostra Isola“. (red)
(admaioramedia.com)