Nei giorni scorsi, l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato un’iniziativa per recuperare immobili nei piccoli comuni attraverso la vendita al simbolico valore di un euro, definendola una strategia “per aggredire lo spopolamento e creare allo stesso tempo opportunità di occupazione e sviluppo”.
Ma non ha convinto tutti: “Trovo veramente di cattivo gusto, addirittura inverosimili, le parole dell’assessore Erriu – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – Se simili azioni di marketing territoriale, finalizzate a rianimare la vita e l’economia dei piccoli paesi, sono apprezzabili e benvenute quando arrivano da sindaci e amministratori locali, è davvero indecente sentirle pronunciare dall’assessore che ha creato la riforma degli enti locali che passerà alla storia per aver dato il colpo letale ai piccoli comuni, togliendo loro peso politico e amministrativo”.
“Inviterei l’assessore e la giunta Pigliaru alla massima serietà quando si parla si lotta allo spopolamento – ha aggiunto Orrù – Dai piccoli paesi della Sardegna scappano decine di giovani ogni anno per mancanza di opportunità lavorative e sblocchi professionali, vengono tagliati i servizi e lo stadio lascia scoperti i suoi presìdi: la giunta Pigliaru con i suoi tagli nella sanità e con la riforma Erriu sugli enti locali ha contribuito in maniera determinante ad un decisivo aggravio della situazione. Chiudono aziende storiche, centinaia di buste paghe che vengono a mancare sui territori e la Regione che fa? Punta sul progetto ‘Case ad un euro’. Come si può pensare che la soluzione al gravissimo problema dello spopolamento sia quello di regalare il patrimonio storico e culturale insito nei nostri paesi a poche decine di persone che al massimo trascorrerebbe una settimana all’anno? Non esiste alcuno sviluppo sostenibile dietro queste trovate ed è particolarmente grave che dall’assessore che ha indebolito i piccoli comuni arrivino parole piene solo di demagogia”.
“Per combattere lo spopolamento – ha concluso l’esponente del Psdaz – non serve solo internet di ultima generazione in territori ormai vuoti né tanto meno spendere troppe energie o risorse in iniziative di marketing apprezzabili ma che non porteranno un posto di lavoro. La giunta pensi a creare occasioni e opportunità di lavoro per i giovani, difendendo le realtà imprenditoriali esistenti e sostenendo chi vorrebbe crearne delle nuove”. (red)
(admaioramedia.it)
9 Comments
Pier Filippo Cugudda
sono d’accordo, occorre una politica infrastrutturale che, unita ad un sostegno alla natalità e alla educazione scolastica – dispersione zero, come in Israele, per esempio -, favorisca il ripopolamento delle bellissime zone interne (papà era di Neoneli e mamma di Lanusei).
Vittoriano Guala
Cosa significa “creare posti di lavoro” ?
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