“Abbiamo ritenuto necessaria l’apertura di una sede operativa multiservizi per non accentrare tutto in un’unica località, distante dalle zone più periferiche. Una scelta che vuole venire incontro alle esigenze degli utenti e che non vincolerà in alcun modo il presidente e il Consiglio che saranno eletti nei prossimi mesi, i quali potranno adottare opzioni differenti”. Così’ l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha spiegato, ieri durante l’inaugurazione degli uffici di via Giudice Guglielmo a Cagliari, insieme al sindaco metropolitano Zedda ed all’amministratore straordinario Sanna, la motivazione di una sede cagliaritana della Provincia del Sud Sardegna.
“Chi fomenta gli animi – ha aggiunto Erriu – mette uno contro l’altro i territori dell’intera provincia, che di fatto accorpa tre realtà omogenee ma distanti geograficamente tra di loro. Bisogna ragionare per unire i 107 Comuni che la compongono, non per dividerli”.
I Comuni della Provincia del Sud Sardegna sono 107 (56 ex Provincia di Cagliari, 28 ex Medio Campidano e 23 ex Carbonia Iglesias) ed oltre alla sede operativa inaugurata a Cagliari, sono già esistenti quelle di Sanluri, Carbonia e Iglesias. La nuova sede, messa a disposizione gratuitamente dalla Città metropolitana, avrà nove dipendenti.
“Una toppa ancora peggiore del buco – ha commentato Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia – che hanno creato con la creazione di questa scatola vuota nata dalla riforma disastrosa degli enti locali di questa giunta Regionale. Lo avevamo detto anche in Consiglio regionale durante il dibattito: una riforma che divide le popolazioni della Sardegna, che acuisce le rivalità ma che non risolve nulla dei problemi dell’interno. Si è aggiunta poi la scelta propagandistica di mettere Carbonia capoluogo, prima delle elezioni del centro sulcitano ed ecco che giustamente la rabbia delle comunità locali esplode”
“Per esempio, Seulo e Seui – ha ricordato Deidda – volevano aderire alla Città metropolitana di Cagliari per avere più attenzioni e servizi e poter collaborare con le unioni di comuni attigui. Ma come possono accettare riforme che sballottano i servizi da Nuoro a Carbonia e vedere che i servizi promessi non arrivano?. Bisogna ritoccare la riforma, dialogando veramente con le comunità locali e dando a quei comuni dei servizi che gli faccia sentire parte integrante della nostra comunità e non periferia delle periferie”
Per il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, si tratta di “un nuovo pugno in faccia. Uno scippo in piena regola per il Sulcis Iglesiente, ancora una volta beffato. Si tratta di una violazione di legge consumata ai danni del Sulcis Iglesiente, con il rischio di vedersi privati ancora una volta dei servizi essenziali sul territorio. All’interno della Provincia del Sud Sardegna gravitano la grande fetta dei centri del territorio che si racchiude tra Carbonia e Iglesias. E’ scontato che ci saremmo aspettati l’apertura della sede nell’area del Sulcis. Si corregga il tiro con il trasferimento immediato del quartier generale a Carbonia. Le fasce tricolori sono state ancora una volta emarginate dalla scelta riguardante anche gli enti locali e si ribellano di fronte a questa decisione folle di dislocare altrove la sede della Provincia”.
Scelta inaccettabile ed incomprensibile anche per i Riformatori: “Dopo aver assurdamente stabilito la sede a Carbonia, una ‘sede operativa’ a Cagliari, e questo dopo aver dotato il commissario, proprio all’indomani del suo insediamento, di una sorta di ufficio di gabinetto. Spese ingiustificate alla luce delle residue competenze delle province, la cui inutilità non è stata certo annullata dal referendum costituzionale”, ha detto il consigliere regionale Michele Cossa.
“Prevedibile l’attivazione servizi analoghi anche nel Sarcidano, nel Medio Campidano e nel Sarrabus – ha aggiunto Cossa – Mentre la Sardegna muore e i suoi giovani migliori sono costretti a fuggire in Spagna e in Polonia per trovare lavoro, il centro sinistra che governa la Sardegna continua a buttare via i soldi dei contribuenti inventando servizi inutili e nuova burocrazia, solo per giustificare la propria esistenza. Come dimostrano peraltro le incredibili richieste fatte dallo stesso commissario nel corso di una imbarazzante audizione nella commissione Autonomia: la provincia del Sud Sardegna si troverebbe sotto organico, e quindi servono soldi per nuove assunzioni. Follia pura”. (red)
(admaioramedia.it)