“Siamo come maratoneti che vedono il traguardo consapevoli però che manca ancora qualche chilometro da percorrere”, ha dichiarato il presidente Pigliaru riferendosi alla metanizzazione dell’Isola, durante il Convegno “Isola dell’energia”, organizzata da Conferenza Gnl e associazione Gnl Sardegna.
Le sigle associative, che quali riuniscono gli operatori regionali che sponsorizzano e commercializzano il Gas naturale liquefatto, hanno discusso della necessità per l’Isola di decrementare in tempi ragionevoli l’utilizzo dei combustibili fossili e dell’energia ricavata dai prodotti carboniferi. Messo in risalto anche che in Sardegna si registrano consumi petroliferi doppi rispetto alla media nazionale, in un periodo storico dove anche i trattati internazionali stipulati dagli Stati, tra i quali figura l’Italia, mirano al contenimento dell’emissione di monossido di carbonio al fine di prevenire il surriscaldamento dell’atmosfera e del globo terrestre. L’energia prodotta dal gas metano potrebbe essere dunque, secondo gli organizzatori dell’iniziativa, la soluzione maggiormente fruibile per l’Isola, perché già da qualche anno sono iniziati gli investimenti, provenienti dalle somme messe a disposizione dal bilancio nazionale e da quello regionale, per creare le infrastrutture necessarie al trasporto del gas liquido.
“Sulla metanizzazione della Sardegna molto è stato fatto, anche grazie all’importante sostegno del Governo e alla fattiva e costante collaborazione con il Mise”, ha aggiunto Pigliaru facendo riferimento alle destinazione di parte delle risorse del Patto con la Sardegna, siglato col Governo Renzi nel luglio 2016. Il Governatore ha anche annunciato l’inizio di una nuova fase a livello nazionale del Piano energetico della Sardegna: sarebbe in procinto di partire un nuovo progetto che prevederebbe agevolazioni economiche per la Sardegna per l’utilizzo e il trasporto del gas metano. Questa misura iniziata con le consultazione pubblica lanciata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) dovrebbe condurre l’Isola “alla graduale integrazione delle reti isolate e dei loro punti di alimentazione in un unico sistema gas sardo, con conseguente applicazione della disciplina generale prevista per il settore del gas naturale”. (sm)
(admaioramedia.it)