Nei giorni scorsi, il rapporto di Terna ha escluso il carattere di ‘essenzialità’ per le centrali di Ottana, Fiumesanto e Portovesme, che potrebbero perdere i rimborsi per gli extracosti, mettendo a rischio il loro futuro con gravi ripercussioni nel sistema industriale sardo. Secondo Terna, gli ultimi investimenti hanno reso la rete isolana più sicura, facendo superare le criticità che giustificavano l'essenzialità.
“Quanto sta accadendo in queste ore è gravissimo – ha commentato il consigliere regionale Marcello Orrù del Psd'Az – Delle centrali sarde, terna conferma l'essenzialità solo per Assemini, fuori tutte le altre centrali, compresa Porto Torres. Per il Nord Sardegna si tratta di una decisione gravissima che avrà conseguenze pesantissime sul territorio e rischia di creare centinaia di nuovi disoccupati. E' indecente il silenzio e l'immobilismo della Giunta regionale: ora più che mai è fondamentale il suo intervento nei confronti del Governo Renzi, affinché non sia adottata l'ennesima e dannosissima scelta contro la Sardegna”.
Sul tema è intevenuto anche Mauro Pili, deputato di Unidos: "Un vero e proprio golpe energetico. La Sardegna sarà sempre più dipendente dal sistema elettrico nazionale. Le centrali sarde non sono più strategiche e con la decisione di eliminare il regime di essenzialità vanno dritte verso la dismissione". (red)
(admaioramedia.it)
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Gio Vanna
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