Necessita il via libera della Commissione europea alla proroga delle misure urgenti di fornitura dell’energia elettrica, introdotte dal Governo italiano nel 2010, altrimenti l’approvvigionamento in Sardegna rischia uno stop ed elevati costi di fornitura, con inevitabili ripercussioni sull’economia, sia in termini produttivi che occupazionali.
Per sollecitare la decisione europea, l’eurodeputato del Ppe, Salvatore Cicu, ha presentato un’interrogazione sul tema energia ed insularità: “Il Governo italiano – ha spiegato Cicu – ha introdotto nel 2010 apposite misure urgenti finalizzate a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica per la Sardegna nel corso del triennio 2010-12 per quantità massime di 500MW. In seguito, lo stesso Esecutivo, ha fatto richiesta di proroga delle stesse misure, per il triennio 2013-15, che a suo tempo ha trovato conferma anche a Bruxelles, con l’ok della Commissione europea al regime di compensazione per la fornitura di servizi d'interrompibilità istantanea”.
Ora, il Governo ha chiesto alla Commissione europea l’avvio di una seconda proroga: “Una richiesta che risulta essere indispensabile per il destino della Sardegna – ha aggiunto Cicu – poiché, a causa dell’insularità, la nostra Isola è costretta a gravi gap in termini di energia, con costi di approvvigionamento insostenibili. Il mancato riconoscimento dello stato di insularità pesa negativamente sul futuro dei Sardi. Oggi la Sardegna vive una situazione di collasso senza uguali. Abbiamo il 18% del tasso di disoccupazione, un livello di stipendi fra i più basi a livello europeo, una fragilità produttiva che genera una povertà economica e sociale che può essere combattuta soltanto in ambito parlamentare europeo, con un coinvolgimento di tutte le isole d'Europa”. (red)
(admaioramedia.it)