I consumi elettrici e la produzione di energia fotovoltaica in Sardegna stanno subendo un calo: nel 2015 rispetto al 2014, i primi solo del 0,2%, mentre i secondi perdono il 3,8%: “Il primo dato è, purtroppo, legato strettamente alla crisi delle imprese, mentre il secondo è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché nelle rinnovabili lavorano migliaia di addetti, e perché in queste fonti di energia alternativa si sta investendo tantissimo”, spiega il presidente di Confartigianato imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti.
A parlare sono i dati dell’ufficio studi di Confartigianato Sardegna dei dati forniti da Terna, Gse e Istat: nel 2015 sono stati consumati 6.037,9 gigawatt (-0,2% rispetto al 2014), mentre l’industria registra un calo dello 0,9%, il terziario è in crescita dello 0,9%. A livello nazionale, il settore ha avuto un incremento dell’1,6%: ai primi posti troviamo il Trentino con +4,5% e all’ultimo la Puglia con un -5,1%. Tra le province sarde, Oristano in crescita del 5,9%, mentre il peggior risultato è per Nuoro con -16,8%.
Cattive notizie anche per la produzione di energia fotovoltaica: 916,7 gigawatt sono stati prodotti nel 2015, il 3,8% in meno rispetto al 2014. L’Isola si pone al settimo posto per la produzione di energia elettrica fotovoltaica per abitante (553 contro la media nazionale di 378), al primo posto la Puglia con 900 e all’ultimo la Liguria con 54. Nelle province, il valore più alto è quello di Oristano con 1.129 watt per abitante, il più basso è registrato a Tempio-Olbia con 252. I dati sono migliori per la produzione di energia da fonti eoliche, fotovoltaiche, geotermoelettriche e biomasse, infatti la Sardegna ottiene il quarto posto con 1.083 watt di potenza efficiente per abitante, dietro Molise (1.849 watt per abitante), Basilicata (1.582 watt) e Puglia (1.276 watt).
“Quello delle energie rinnovabili è un sistema importantissimo – sottolinea la Folchetti – perché alle imprese manifatturiere consente produzioni pulite e semi-indipendenti e a quelle dell’installazione e della manutenzione permette di avere un ampio bacino di interventi a garanzia di sistemi sempre efficienti. Il settore dell’installazione e manutenzione però è molto delicato e fragile, perché sottoposto costantemente alle repentine innovazioni, alle fluttuazioni del mercato elettrico, all’andamento delle imprese e dei consumi domestici”.
Per questo Confartigianato Sardegna promuove il bando della Regione per la concessione di aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la promozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico. Infatti sono presenti circa 2.541 imprese della filiera delle rinnovabili in tutta la Sardegna: 1.157 si trovano in provincia di Cagliari (45,5% del totale), seguono Sassari (838 imprese, 33% del totale), Nuoro (338, 13,3%) e Oristano (208, 8,2%).
“Incentivare gli investimenti nella filiera fer – conclude – è un punto fondamentale per il futuro dell’intero comparto dell’edilizia green, con ricadute importanti sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale degli edifici, sia dell’occupazione nel settore edile in generale”. Inlotre, Confartigianato ha lanciato “Tutela simile”, il progetto nazionale legato al risparmio economico delle imprese, una sorta di prova generale in vista del mercato libero in programma per il 2018; tutto ciò per dar modo a famiglie e piccoli imprenditori di sperimentare l’offerta.
Martina Corrias
(admaioramedia.it)