Non poteva mancare il presidente Pigliaru, in rigorosa maglietta rossa, all’annuale parata carnevalesca del Sardegna Pride, che anche nell’Isola ha ampio seguito in certi ambienti di sinistra.
Evidentemente è molto più semplice partecipare a queste manifestazioni del politicamente corretto, credendo di rappresentare la parte migliore del paese, di essere titolari di una superiorità etica, culturale e politica, che sporcarsi le mani cercando di affrontare i veri problemi dei Sardi e cercare di risvegliare l’Amministrazione regionale dalla paralisi politica che la contraddistingue dal momento in cui si è insediata. Si vede che a Pigliaru non è bastato vedere gli effetti del comportamento autoreferenziale e autolesionistico del Partito democratico nazionale, che ne ha decretato la netta sconfitta alle recenti elezioni politiche e la disfatta alle ultime Amministrative, perché si innescasse un risveglio nell’azione di governo della Sardegna, in almeno un settore tra quelli trainanti per la Sardegna, urbanistica, industria e trasporti, per esempio.
Pare che Pigliaru abbia magliette solo per fare il megafono della propaganda immigrazionista e omosessualista (“per fermare l’emorragia di umanità”, questo il ‘nobile’ intento dei ‘modelli’ in rosso) e non ne possieda per supportare i diritti dei tanti cittadini sardi di avere un lavoro e non un sussidio di disoccupazione, i diritti dei malati di essere curati in tempi brevi, i diritti di mobilità dei Sardi nel trovare una nave o un aereo che permetta loro di spendere meno per tornare a trovare i propri cari, ma soprattutto di tornare quando decidono loro e non quando trovano posti liberi.
Possibile che a Pigliaru interessino così tanto i presunti lesi diritti civili degli omosessuali e non quelli del 17,1% delle famiglie sarde che, secondo gli ultimi dati Istat, vive sotto la soglia di di povertà e che solo dal 2017, è aumentata del 3%? Possibile che il presidente Pigliaru e i suoi assessori siano pronti ad impegnarsi in tante cose, fuorché per i veri problemi dei Sardi? Non ci resta che ancora qualche mese per porre fine a questa lenta agonia: sarà difficile che i Sardi dimentichino questi cinque anni disastrosi.
Energhia
(admaioramedia.it)
10 Comments
Massimo DM
In rosso come i conti della sua regione.
Massimiliano Ciro Cireddu
pensa che in sardegna ci stiamo chiedendo se esiste ancora un governo regionale… 🤨🤨
Carlo Giancola
Massimiliano Ciro Cireddu Meglio non averlo che avere queste sagome di politici !
Gianni Gaddia
Non lo commento parole sprecate
Salvatore Piquereddu
Che presidente!..quando vai via ?
Carlo Papaleo
Ancora non hanno e non ha capito un tubo…! Pò caritade…!!!
Marius Ioan Vasilescu
…”..Pigliaru in ‘rosso’ contro ’emorragia di umanità’: lavoro, sanità, trasporti possono aspettare… …”…
…mentre parte della popolazione sarda ha deciso di non aspettare più e di lasciare l’isola: si chiama DEPOPOLAMENTO. Altri sardi hanno scelto di non fare più figli: si chiama DECREMENTO DEMOGRAFICO.
Ognuno con le sue scelte…..
Pasquale Lionetti
Non costa niente mettersi una maglietta rossa e di questi tempi fa anche figo. Non serve a nulla ed ha anche un significato poco chiaro? Ma quale politico si è mai curato di questo?
Francesco Piras Piras
Ma il Sindaco Massimo Zedda questa volta non si indigna?
Franca Dessi
Patetici