Uno dei tanti paesi della Sardegna che soffre per lo spopolamento èAustis. Un altro suo problema è che, dal 2015, non si riesce a trovare una lista con cui poter eleggere un sindaco votato dai cittadini.
In tale contesto, si può dar seguito senza fiatare alle direttive regionali relative alla razionalizzazione delle scuole, leggasi ‘chiusura delle scuole nei piccoli centri’, e contemporaneamente favorire le iniziative immigrazioniste del penultimo governo nazionale, cui ancora seguono gli strascichi a livello regionale. Così il Commissario comunale con i poteri spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta e al Sindaco, ha potuto chiudere le scuole e nel contempo attivare un servizio di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai minori stranieri non accompagnati nell’ambito di un progetto territoriale aderente al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati: Sprar.
Senza alcuna resistenza e rappresentanza dei cittadini ha potuto con grande celerità ordinare “gli interventi di modifica della destinazione d’uso della Scuola Media per destinarla a centro minori in situazioni di disagio e/o minori stranieri non accompagnati” (Delibera numero 13 del Commissario straordinario del 12 febbraio 2018), variare il bilancio comunale per gli interventi di trasformazione delle scuole (Delibera numero 14 del Commissario straordinario del 26 febbraio 2018), approvare e far svolgere i lavori del progetto esecutivo di “modifica con cambio di destinazione d’uso di un’ala dell’edificio delle scuole medie ad Austis” (Delibera numero 14 del Commissario straordinario del 26 febbraio 2018). Tutto questo per proporre un bando da 6 posti (nonostante i 10 disponibili sbandierati dalla Regione), numeri ipotetici che hanno comunque un costo esorbitante per le casse pubbliche: 478.200 euro per un contratto da maggio 2018 a dicembre 2020.
Il Commissario si è dimesso il 1° agosto 2018, quando il compito, svolto in nome dell’accoglienza diffusa voluta della Giunta regionale, è stato portato a termine. Il ‘caso Austis’ è comunque emblematico, se i Sardi non si fanno sentire, anche partecipando attivamente alla vita amministrativa, ci saranno altri che prenderanno decisioni per loro conto e, come questo caso mostra in modo limpido, le scelte politiche non saranno mai a loro favore.
Energhia
(admaioramedia.it)
7 Comments
Gabrio Tullio
E NESSUNO dice nulla?????
Marius Ioan Vasilescu
Ma si vede che non avete ancora capito cosa vuol dire un investimento lungimirante, cosa vuol dire scommettere sul futuro nostro e dei nostri figli….
Gabrio Tullio
Complimenti per l’investimento
Marius Ioan Vasilescu
Caro Gabrio Tullio, complimenti per aver carpito al volo l’ironia…..
Lore Ferretti
Senza parole., non politiche a favore dei sardi.
Fabrizio Roccia
Dire non serve più …
Gianni Sassu
Quelli rendono soldi ,gli scolari costano soldi,a voi trovare la diferenza