Con il Piano Triennale 2015-17 ed il Programma annuale 2015 per l’Emigrazione, approvato dalla Giunta regionale, si pongono le basi per lo sviluppo di nuovi rapporti tra la Regione, le 6 federazioni ed i 119 circoli di emigrati sardi in Italia e nel mondo.
“L’obiettivo – ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – è valorizzare le potenzialità degli emigrati. La Regione intende continuare a promuovere un processo di avvicinamento con il mondo dell’emigrazione, favorendo l’impiego delle nuove tecnologie e costruendo un moderno sistema di rete che favorisca l’interazione tra i sardi che vivono fuori dall’Isola e i residenti”.
Per il 2015 sono stati stanziati 2 milioni e 16mila euro: 1 milione e 460mila euro per le spese di funzionamento e per le attività dei circoli; altri 236mila euro per i progetti regionali dedicati alla formazione, alle nuove generazioni ed alla promozione economica della Sardegna; 45mila euro per le spese di comunicazione, degli interventi straordinari di assistenza e delle attività ispettive. Secondo l'assessore Mura, l’elemento innovativo del nuovo Piano è "l’introduzione delle premialità per assegnare più risorse ai progetti, rispondenti alle linee programmatiche della Regione, che verranno presentati dai circoli più virtuosi".
In particolare, saranno incentivati la presenza giovanile nei circoli, la capacità di favorire l’imprenditoria sarda all’estero, quella di favorire gli investimenti produttivi dal resto del mondo in Sardegna e le azioni per favorire l’inserimento degli emigrati sardi nel tessuto lavorativo del paese ospitante. Si parla per l'ennesima volta di una nuova legge organica della materia che sostituisca l'attuale, risalente al 1991. L'ultimo tentativo fu compiuto dall'assessore Antonello Liori nella precedente legislatura, nonostante il dissenso incontrato nella Consulta per l’emigrazione, fece approvare in Giunta un disegno di legge che poi si bloccò nei cassetti del Consiglio regionale. (red)
(admaioramedia.it)