Sono 32 le adesioni raccolte in tutta Italia, tra i candidati al Parlamento europeo, per il Manifesto pro Vita e Famiglia, redatto dagli organizzatori del Congresso delle Famiglie di Verona. In Sardegna l’unica firma è quella di Antonella Zedda, candidata nella circoscrizione Isole nella lista di Fratelli d’Italia.
I punti alla base del documento sono quattro: contrasto all’utero in affitto e all’adozione di bambini comprati o ottenuti all’estero tramite utero in affitto; priorità ai genitori nella scelta dell’istruzione per i figli, con particolare attenzione alla battaglia contro l’indottrinamento gender; contrasto alla sessualizzazione precoce di bambini ed adolescenti, che avviene anche attraverso media, pubblicità e scuola; istituzione di un fondo ‘salva-famiglia’ per la natalità e per i nuclei familiari numerosi e in difficoltà.
“Ho firmato il Manifesto per contrastare le gravi derive in atto contro ciò che ho sempre ritenuto più caro: la vita e la famiglia – ha spiegato Antonella Zedda – I figli hanno pieno diritto ad avere un padre e una madre, è aberrante l’ideologia gender che punta alla confusione dei generi ed è necessario difendere la dignità dell’infanzia e dell’adolescenza con una maggiore sorveglianza anche sui mezzi di comunicazione. Infine, dobbiamo aiutare il popolo europeo a difendere la propria esistenza, perciò servono politiche finanziarie per contrastare la la denatalità che affigge il Vecchio Continente”.
La maggior parte dei firmatari (quattordici) è di Fratelli d’Italia, tra questi anche il presidente Giorgia Meloni, che fu ospite del Congresso veronese, dodici sono della Lega, quattro dei Popolari per l’Italia e due di Forza Italia. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)