Arrivato in Sardegna con le dimissioni da parlamentare in tasca (il prossimo 27 febbraio confida che, alla quarta votazione, finalmente la Camera le accetti), ma con la carica di coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia ben salda, Guido Crosetto ha lanciato un messaggio chiaro al centrodestra: “Le elezioni regionali sarde sono un appuntamento che va al di là della Sardegna. Dall’Isola deve arrivare un messaggio chiaro anche agli alleati, in particolare a Berlusconi, perché il centrodestra rinasca su spalle giovani e FdI punta a diventare la ‘seconda gamba’ della coalizione”.
“Il progetto di Fratelli d’Italia, lanciato da Giorgia Meloni – ha spiegato – parte dalla considerazione che non basta più un partito ben saldo nelle radici di destra, ma serve aprirsi all’area cosiddetta ‘conservatrice’. Come in Abruzzo, anche in Sardegna possiamo replicare un’importante vittoria, perché i Sardi hanno bisogno di un profondo cambiamento. Mi si strappa il cuore nel vedere una terra, che conosco bene e frequento da 50 anni, con potenzialità inespresse e possibilità di crescita straordinarie. Una politica forte e lungimirante penserebbe, per esempio, ad una ricetta con una zona economica speciale (zes) e l’abbattimento di burocrazia e tasse, così da motivare i più grandi investitori al mondo”.
“Vogliamo lanciare un ‘laboratorio Sardegna’ che conduca un nuovo centrodestra a governare l’Isola, ridando speranza ai Sardi dopo i cinque anni fallimentari e disastrosi del centrosinistra – ha aggiunto Paolo Truzzu, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – Dopo cinque anni di opposizione, forte e dura, ma anche di proposta (nell’ultima Finanziaria alcuni provvedimenti sulla famiglia, approvati dal Consiglio regionale, sono stati presentati da noi), siamo pronti, anche grazie ai nostri amministratori locali, a governare l’Isola”. (fm)
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