Botta e risposta tra Giovanni Toti ed Ugo Cappellacci sui risultati di Forza Italia nelle elezioni regionali di domenica scorsa.
Il Governatore della Liguria, dirigente azzurro, durante un’intervista aveva evidenziato, riferendosi alla Sardegna, le “difficoltà del polo moderato all’interno del centrodestra, con Forza Italia che ha perso oltre 60.000 voti rispetto ad un anno fa”, aggiungendo e criticando “dirigenti che continuano a festeggiare, festeggiando sul Titanic, come spesso accade a chi non si rende conto o chi non ha il coraggio di dire la verità, né a se stesso né ai propri elettori, sul fatto che serve cambiare. Quando si dimezzano i voti in meno di un anno, una domanda in più o un festeggiamento in meno lo meriterebbero”.
Il Coordinatore regionale azzurro non ha, ovviamente, gradito il commento di Toti ed ha replicato ricordando che “in Abruzzo il centrodestra ha vinto, con il contributo determinante di Forza Italia, un fatto che premia e incoraggia chi non ha mai ammainato le bandiere e evidentemente lascia l’amaro in bocca a chi non l’ha sostenuto e si limita alla politica dei comunicati stampa, nella speranza di ritagliarsi ruoli futuri. Toti prima invita alla crociata del rinnovamento, poi la diserta”.
“Quello che predica – ha aggiunto Cappellacci– noi lo stiamo facendo già, a cominciare da una nuova apertura alla società civile, al mondo delle imprese, del sociale e dalla rigenerazione di Forza Italia. Spiace non poter contare sul contributo di chi predica da dietro una scrivania e disdegna invece l’impegno accanto a chi si sporca di colla con i manifesti, chi mette la propria faccia. Personalmente ho già dichiarato che, qualsiasi sia il mio ruolo in futuro, sono e resterò un militante di Forza Italia. Non ho sentito le stesse parole da chi invoca il rinnovamento ma soltanto per gli altri ed è sempre con un passo fuori. FI ha raccolto la sfida del rinnovamento, spiace che Toti invece reciti la parte del ‘crociato disertore’. Troppo comodo fare un giro da cooptato e tentare di costruirsi una verginità politica verniciandosi di arancione e spacciandosi per ‘civico’. Non scappi a gambe levate dalla sfida del rinnovamento perché altrimenti sarà solo l’ennesimo ipocrita che predica il rinnovamento soltanto per conservare se stesso”.
Dopo il comunicato in arrivo dalla Sardegna, Toti ha replicato su Facebook, invitando Cappellacci ad usare il pallottoliere: “Ormai sono anni che in Sardegna, dove sei coordinatore, Forza Italia perde voti: nel 2014 era al 18,5% alle regionali, che peraltro hai perso. Non pago, nominato coordinatore, alle politiche dello scorso anno, dove come ricordi bene le liste erano meno, Forza Italia ha preso il 14,4%. E ancora, non soddisfatto, in meno di un anno sei arrivato all’8%, perdendo altri 60mila voti circa. E invece di chiederti dove hai sbagliato e, magari, trarne le dovute considerazioni, ti diverti a ironizzare. Bene, gente allegra il ciel l’aiuta. E di aiuto tu hai davvero bisogno. P.s: quanto alla Liguria, che chiami in causa, quando sono diventato Presidente, governavamo il 30% di questa regione. Oggi governiamo oltre l’85% dei comuni, molti dei quali mai vinti prima. E lo facciamo con tanti sindaci bravi e civici, perché di gente che ragiona come te non ne vogliono sentir parlare”.
Quindi, l’ennesima replica di Cappellacci, ancora più dura: “In Liguria, in un clima molto più favorevole, FI è arrivata ben 8 punti dalla Lega in una coalizione di 4 liste. Se utilizziamo il tuo metro di giudizio, dovresti essere il primo a fare autocritica e a trarne le conseguenze. Quando parli di migliaia di voti persi mischi le ‘pere’ delle politiche con le ‘mele’ delle regionali e dimostri di non saper contare. Se avrai la pazienza di informarti e di prendere carta e penna, il pallottoliere lo offro io. Perfino un bambino della scuola elementare capirebbe che ciò che non è arrivato a Forza Italia, alla Lega e a Fratelli d’Italia (anche se sugli altri sorvoli) è solo perché distribuito in una coalizione più ampia. Qui il centrodestra unito ha arrestato l’avanzata del Movimento 5 stelle e FI è stata determinante, con buona pace di chi evidentemente sperava in una sconfitta per fare un altro giro nella giostra della politica da riciclato, dopo quello da cooptato irriconoscente. E agli ‘Schettino’ come te rivolgiamo un deciso ‘salga a bordo’ ma tu a bordo non salirai perché l’unico modo di avere visibilità è fare il Pierino, visto che l’orso Yoghi non interessa più a nessuno”. (red)
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