Proseguono i servizi coordinati per il contrasto dei reati inerenti gli abusivismi paesaggistici disposti dal Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Roma nelle aree costiere tutelate della Sardegna.
Dagli inizi del 2017 ad oggi, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari hanno controllato numerosi cantieri edili impegnati in lavori di costruzione e ristrutturazione di alcuni immobili in aree che, per le loro caratteristiche morfologiche ed estetiche, sono state dichiarate di notevole interesse pubblico dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
I controlli realizzati nei tratti costieri e montani del sud dell’Isola hanno consentito di sottoporre a sequestro preventivo alcuni immobili: un’intera azienda agricola a San Vito, dove i proprietari, contro le previste autorizzazioni edilizia e paesaggistica, avevano realizzato una struttura turistico-ricettiva completa di piscina, aree attrezzate esterne e maneggio, trasformando alcuni locali tecnici preesistenti in sei mini-appartamenti autonomi e forniti di tutti i comfort; una villa a Chia (Domus de Maria) che, senza considerare i regimi vincolistici, era stata frazionata in due differenti unità abitative, comprendenti parcheggi coperti, verande, terrazzamenti ed altro, che venivano concesse in locazione come case-vacanza.
I sequestri sono stati realizzati grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e con l’11° Nucleo Elicotteri di Elmas, che ha reso possibile l’individuazione dall’alto delle opere edili in corso, ed il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cagliari, per la verifica delle norme giuslavoristiche delle maestranze a lavoro.
Sono state denunciate quattro persone denunciate, a vario titolo, per opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica ed urbanistica con cambio di destinazione d’uso, falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale, falsità ideologica commessa dal privato e falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Il valore patrimoniale degli immobili sequestrati ammonta a circa 2,5 milioni di euro. (red)
(admaioramedia.it)