Il centrodestra dichiara guerra alla nuova legge sull’edilizia approvata ieri in Consiglio regionale dopo un lungo mese di dibattiti e contrasti. Inizialmente, l’opposizione aveva chiesto la proroga del Piano casa approvato dalla precedente Giunta Cappellacci: “Aveva generato oltre un miliardo di volume d’affari, ma hanno preferito portare a compimento una legge nata male e finita addirittura peggio – ha sottolineato Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia – Non porterà alcun beneficio al settore, anzi ne aggraverà la crisi. E’ stato inquietante sentire un collega della maggioranza evidenziare il carattere provvisorio della norma approvata, rimandando tutto alla Legge urbanistica. E’ stato un anno di riforme annunciate che non hanno trovato concreta attuazione.”
Proprio ieri, la Cna ha parlato di una piccola ripresa del settore: “Non potranno dire che sia merito della loro legge – ha sottolineato Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori – In Aula è arrivata una proposta completamente modificata rispetto a quella presentata in Commissione dall’assessore Erriu, grazie all’azione di una vera ‘sottocommissione’ di stampo ‘sovietico’.” Lapidaria la definizione del capogruppo di Area popolare, Gianluigi Rubiu: “Vecchia ed inutile. E non lo dice solo l’opposizione, ma anche i sindacati e le associazioni di categoria, oltre che risultare già superata dalla normativa nazionale. Nulla a che vedere con la sbandierata crescita dell’Isola.”
“A sinistra sono convinti che l’approvazione della legge sia servita a ‘cementare’ la maggioranza – ha detto ironicamente Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) – A discapito però di un settore importante. Non è una legge per l’edilizia ma contro, tanto che le difficoltà per le imprese sono destinate ad aumentare. Eppure, per dare respiro all’economia, sarebbe bastato qualche piccolo ritocco di buon senso al vecchio Piano casa.”Anche Angelo Carta, consigliere sardista, si è soffermato sulle divisioni della maggioranza: “Si sono ricompattati per portare a casa un risultato, dopo un mese di forti contrasti, ma, come si può facilmente verificare dalle dichiarazioni di voto di alcuni consiglieri, restano comunque divisi, più di prima. Per la maggioranza un brutto passo falso.” Dai banchi della maggioranza è arrivata spesso l’accusa di ostruzionismo, ma Giuseppe Fasolino (FI) rivendica al centrodestra alcuni meriti: “Abbiamo lavorato seriamente per migliorarla, con l’obiettivo di fare il bene delle aziende sarde, e nonostante tutto ci siamo riusciti. Ma non sarà sufficiente.”
“Non semplifica le norme esistenti e non migliora lo stato attuale, una legge né organica né omogenea”, è la riflessione di Antonello Peru (FI), che si affianca a quella di Michele Cossa (Riformatori): “L’edilizia è disciplinata da troppe norme, serviva una legge semplificatrice, invece è addirittura peggiorativa, con tanti ‘bachi’ che creano un quadro normativo devastante.” Proprio da questi errori, “arriveranno molti contenziosi”, ha denunciato Alessandra Zedda (FI). E a questo proposito Pittalis ha chiesto: “Gli 85 milioni pagati dalla Regione per il contenzioso su Tuvixeddu non hanno insegnato nulla?”
Unanimi le critiche anche per aver contestualmente cancellato, con appena due righe di un comma, la legge sul golf, approvata nella scorsa legislatura: “Frutto di un vero e proprio pregiudizio ideologico. Non aveva alcuna funzione speculativa, anzi andava incontro alle esigenze di un importante settore turistico-sportivo, che avrebbe contribuito anche alla destagionalizzazione degli arrivi”. Comunque, la battaglia del centrodestra contro la legge edilizia è appena cominciata, presto ci sarà una mobilitazione, fuori dal palazzo al fianco di imprese ed associazioni, per denunciare le storture della nuova normativa. (red)
(admaioramedia.it)