I dati presentati ieri da Bankitalia dicono che nel 2015 il Prodotto interno lordo (Pil) della Sardegna è cresciuto dello 0,3%, mentre l’Istat nell’anno precedente aveva registrato un -0,4%. Perciò, l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, è convinto che “si rafforzino e diffondano i segnali di ripresa che avevamo iniziato a registrare qualche mese fa. Aumentano pil, domanda interna ed esportazioni, riprende a crescere dopo tantissimi anni di crisi il settore delle costruzioni grazie anche alla ripresa dell’edilizia pubblica rimessa in moto dal nostro intervento con mutuo infrastrutture e politiche keynesiane, mostra una crescita il settore servizi, in particolare turismo e commercio. Un rinnovato segnale di fiducia viene anche dal credito dove aumentano i prestiti bancari sia alle famiglie che alle imprese. Segnali importanti, che di sicuro vanno consolidati “.
“Siamo consapevoli che molto resta da fare – ha aggiunto Paci – soprattutto per dare risposte ai tanti giovani che ancora cercano senza successo un lavoro: questa è sicuramente la priorità della Giunta, creare le condizioni favorevoli perché si generi nuova occupazione capace di incrociare domanda e offerta di lavoro, che consenta ai nostri giovani di restare a lavorare nella loro terra. Priorità anche riportare nella media la spesa della Sanità, negli anni diventata fuori controllo: lo stiamo facendo, attraverso un rigoroso piano di rientro dal debito e di riforma della Sanità. Altro obiettivo sul quale stiamo lavorando è l’internazionalizzazione delle imprese, in modo che possano essere nelle condizioni di sfidare i mercati mondiali superando le ridotte dimensioni locali. Le nostre politiche stanno iniziando a produrre i loro effetti, ci mandano segnali concreti che intercettiamo e utilizziamo per intensificare i nostri interventi e consolidare il percorso di crescita della Sardegna ormai avviato”.
Per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, “le dichiarazioni dell’assessore Paci fanno il paio con quelle della sua collega all’Ambiente, che intestava alla Giunta Pigliaru la bellezza delle coste sarde, come se non fossero opera del buon Dio. Quali sarebbero le mirabolanti politiche dell’esecutivo regionale? Forse l’aumento dell’Irap, il ritorno al Ppr di Soru, la legge anti-edilizia o la cancellazione della Continuità territoriale aerea? Oppure la rinuncia ad un miliardo di euro dovuto dallo Stato alla Sardegna? Finora, al netto degli annunci, non si è visto nient’altro, tantomeno per il mondo del lavoro e delle imprese. Nonostante la congiuntura internazionale favorevole, la Sardegna e l’Italia continuano ad arrancare perché non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. (red)
(admaioramedia.it)
3 Comments
fgiuliani87
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webnauta59
RT @admaioramedia: ECONOMIA, Paci: Segnali di ripresa, primi effetti delle nostre politiche. @ugocappellacci : Quali sarebbero? https://t.c…
Carla Lai
Queste riprese le vedono solo loro
Io vedo solo disperazione tra la gente