“Attuiamo la norma approvata lo scorso anno, impostata sulla multifunzionalità delle imprese agricole e ittiche. Un’elaborazione lunga, compiuta con la collaborazione tra gli assessorati di Agricoltura e Sanità, l’agenzia Laore e l’Assessorato dell’Industria per le tematiche relative allo Sportello unico delle Attività produttive”, ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, spiegando la delibera della Giunta contenente le Direttive di attuazione della legge regionale dell’11 maggio 2015 su agriturismo, ittiturismo, pesca turismo, fattorie didattiche e sociali.
Sono disciplinati i requisiti, gli obblighi ed i limiti nonché le modalità per l’avvio e l’esercizio delle attività multifunzionali, i criteri di classificazione delle strutture, la modalità di esecuzione dei controlli e viene istituito l’Albo regionale della multifunzionalità delle imprese agricole e ittiche, gestito da Laore e ripartito in cinque distinte sezioni: agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattorie didattiche e sociali. L’agenzia regionale si occuperà anche dell’Osservatorio regionale sulla multifunzionalità, dove confluiscono i dati dell’Albo regionale, report numerici annuali delle presenze, eventuali provvedimenti adottati dai Comuni nei confronti delle aziende. Cura la raccolta e l’elaborazione delle informazioni utili per la rilevazione dei fabbisogni formativi e proposte per sviluppo del settore. Le funzioni di indirizzo, supervisione, consultazione tecnico-scientifica vengono svolte dal Comitato (rimane in carica tre anni, a titolo gratuito), composto da assessore dell’Agricoltura (che esercita funzione di presidente e nomina gli altri componenti), direttore generale dell’assessorato, direttore di Laore, un rappresentante delle organizzazioni agricole, uno delle organizzazioni ittiche, due della cooperazione (agricola e ittica), un esperto designato dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).
Vengono inoltre sancite le disposizioni sanitarie per le imprese multifunzionali agricola e ittica: i requisiti igienici dei locali, le modalità di preparazione, trasformazione, confezionamento e conservazione dei prodotti, limiti e requisiti per la macellazione degli animali allevati. Le regole per i prodotti utilizzabili nella somministrazione di pasti e bevande: per esempio, per quello che riguarda le aziende agrituristiche, i prodotti propri dell’azienda agricola o ricavati da materie prime regionali o derivati da trasformazioni in azienda di materie prime regionali, devono essere almeno il 35%. I prodotti primari regionali, anche con marchio biologico o Dop, Igt, Doc, certificati con marchio di qualità regionale oppure prodotti agroalimentari tradizionali inseriti nell’apposito elenco nazionale, devono ammontare ad almeno l’80% del prodotto totale annuo utilizzato. Infine, viene introdotto il sistema di classificazione degli agriturismo che effettuano servizio di pernottamento, basato sul comfort dell’ospitalità, sulla varietà dei servizi offerti, sulla collocazione dell’azienda e sulle sue specificità enogastronomiche. Il girasole è il marchio di identificazione delle aziende agrituristiche e la classificazione viene sintetizzata con l’attribuzione da 1 a 5 girasoli. (red)
(admaioramedia.it)
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