“Alla luce degli ultimi fatti, rilanciamo con ancora maggior forza le sollecitazioni fatte dalla precedente Giunta regionale ed anche dall’attuale opposizione, attraverso un’interrogazione del gruppo di Forza Italia, per richiamare il Governo ed E.On. al rispetto degli impegni contenuti nell’intesa siglata nel 2009.” Lo ha detto Pietro Pittalis, capogruppo azzurro in Consiglio regionale, preannunciando la presentazione di una mozione unitaria dell’opposizione sulla questione relativa alla centrale di Fiumesanto, nella quale si chiede alla Giunta di "attivare un confronto immediato con il Governo per fronteggiare una situazione di grave emergenza ambientale” e di “richiamare l’Esecutivo nazionale a svolgere un ruolo attivo e di vigilanza circa gli impegni assunti con l’accordo del 2009 e per fronteggiare e offrire un'alternativa a 1.000 operai che rischiano di rimanere senza futuro”.
L'accordo al quale si fa riferimento, sottoscritto tra la Regione e la multinazionale, prevedeva, tra le altre cose, la demolizione dei gruppi 1 e 2, con la restituzione di una porzione di spiaggia e l’apertura di una prospettiva di riduzione dell’impatto dell’attività industriale sull’ambiente e sul territorio. Nella mozione, i consiglieri firmatari ricordano anche che “all’inizio del 2014, a seguito delle pressioni della Regione, la società E.On ha finalmente dismesso i gruppi 1 e 2, obsoleti e altamente inquinanti ed ha presentato istanza per la demolizione dei gruppi, ma l'autorizzazione da parte della Regione non è ancora arrivata”
“L’accordo apriva la prospettiva per un maggiore rispetto dell’ambiente, mediante la dismissione di impianti obsoleti, l’uso di fonti energetiche pulite e la restituzione alla fruibilità pubblica del tratto di spiaggia circostante dopo le opportune modifiche – ha spiegato Pittalis – Come abbiamo ribadito in ogni sede, tali impegni per noi erano irrinunciabili e lo sono ancor di più alla luce delle notizie diffuse dalla stampa in queste ore. Per questo portiamo il dibattito in Consiglio regionale per favorire un dibattito schietto, alla luce del sole e che porti chiarezza in una vicenda in cui la politica, nel campo che ad essa spetta, deve fare la sua parte e deve pretendere una volta per tutte chiarezza sia dalla multinazionale che dal Governo. L’auspicio è che su questa delicata tematica la politica sarda tutta sappia dimostrare al di là degli schieramenti e delle posizioni di parte la capacità di affrontare con determinazione una questione complessa e cruciale per il futuro del territorio”. (red)
(admaioramedia.it)