Don Quijote contro le Istituzioni, alle prese con la scuola e la disabilità (Biancamaria Balata)

Ho visto in tv i visi di quelle mamme e di quei papà, le loro lacrime e quel gesticolare articolato… Senza sosta. Mi sono rivista e riconosciuta in quegli sguardi carichi di rabbia e di disperazione che noi genitori di figli speciali spesso abbiamo.

Lottiamo dal primo momento in cui i nostri figli vengono al mondo, lottiamo con tutte le forze per garantire loro la quotidianità, per far raggiungere quel gradino di autonomia che permetta loro una vita senza troppi affanni. Sempre pensando al futuro e a cosa sarà di loro dopo di noi.

La nostra vita in funzione della loro, mentre continuiamo la dura battaglia come tanti Don Quijote contro i mulini a vento delle Istituzioni. E la scuola in primo piano, sempre più assente, soprattutto in provincia di Sassari (o in quel che ne resta), con la solita litania ripetuta ad ogni inizio di anno scolastico: tagli su tagli e ancora tagli! Si è tagliato sul trasporto disabili e sugli insegnanti di sostegno, sul numero delle ore dell'assistenza in classe, poi si è fatta tabula rasa. Si era cercato di tagliare persino sulla legge 162 e solo grazie ad una grande battaglia, condotta dalle associazioni e da alcuni consiglieri regionali durante l'estate, si è potuto far tornare sui propri passi una Regione ed un Assessorato della Sanità sempre più lontano dalla realtà e a volte avulso dalla quotidianità, rivedendo posizioni e conti sbagliati in partenza. Pensavo di scrivere con il mio solito tono ilare e canzonatorio che mi serve a sdrammatizzare parlando di cose serie, ma oggi proprio non ce la faccio…