La Sardegna, attualmente è organizzata con due centrali operative 118, a Cagliari e Sassari, le quali, seppur con tante difficoltà, sono riuscite a garantire una buona assistenza su tutto il territorio regionale. Le maggiori difficoltà sono dovute principalmente all’estensione del territorio con una rete stradale particolarmente difficoltosa. Inoltre, durante l’alta stagione turistica (l’estate ormai supera i tre mesi canonici) il sistema emergenza deve affrontare e garantire l’assistenza sanitaria addirittura ad oltre un milione di turisti.
Siccome tutto è migliorabile, qualcuno ha pensato che fosse assolutamente necessaria la costituzione di una nuova azienda, l’Areus (Azienda sanitaria emergenze e urgenze della Sardegna), oltre al servizio di elisoccorso. Uno dei principali motivi di protesta da parte dei Sindaci (giustamente…) è proprio la mancanza di una seria programmazione, dovuta sopratutto alla scarsa competenza degli ‘esperti’, il cui unico problema è rimasto esclusivamente quello di poter dichiarare ai quattro venti di aver “portato a casa“ il nuovo piano di riforma sanitario.
L’Areus, con l’elisoccorso, sarebbe dovuto essere il ‘primo step’ da realizzare, a cui immediatamente avrebbe dovuto far seguito la riorganizzazione territoriale per finire con la rete ospedaliera (atti aziendali inclusi). Invece? Dopo tanti mesi persi in discussioni politiche, gli unici obbiettivi raggiungi sono stati: Ats, con sede a Sassari, e Areus, con sede a Nuoro, frutto del più becero compromesso di campanilismo anti-Cagliari. Finora, però, non abbiamo ancora né l’Areus, né l’elisoccorso. Ma non sono rimasti con le ‘mani in mano’: hanno eliminato la figura di responsabile della Centrale di Cagliari (per collocamento a riposo del titolare) ed incaricato il responsabile della Centrale di Sassari a dirigere entrambi. Sarà l’ennesima scelta fatta per risparmiare un altro emolumento, da classificare alla nota ‘risparmi’?.
Solo gli operatori sanitari, soprattutto quegli ospedalieri (Pronto soccorso, Rianimazioni, Chirurgie), ma anche gli stessi operatori dei 118, sanno quanto sia diventato tutto più difficile e complicato senza le sufficienti garanzie di risorse ed attenzioni da parte del competente Assessorato regionale. A quanto pare gli ‘Illuminati’ hanno trovato un altro ‘sito’ di ispirazione per le loro teorie: da quello della Regione Marche, dove hanno attinto per la costituzione della Asl unica regionale (Ats), a quello della Regione Lombardia, dove hanno scopiazzato l’organizzazione dell’Areus. Ma non è finita, hanno infatti cambiato ‘sito’, quello della Regione Toscana, per organizzare la rete dei trapianti, annullando quella precedente, di ispirazione piemontese, deliberata nel 2005 dall’allora assessore della Giunta Soru, Nerina Dirindin.
Doctor House – (3^puntata… segue)
(admaioramedia.it)