Se le acque della politica nazionale sono agitate, in Sardegna non sono certo più tranquille, con le prossime elezioni regionali, ad inizio 2019, alle porte.
Le esternazioni dei giorni scorsi sulla pessima gestione della sanità sarda dei consiglieri regionali del Partito dei Sardi e del consigliere Cesare Moriconi del Partito democratico, insieme a quelli dell’opposizione, Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) e Edoardo Tocco (Forza Italia) in testa, sono un campanello d’allarme e probabilmente resteranno tali, ovvero saranno prive di qualsiasi effetto… Della serie che oramai i ‘buoi sono scappati’ e ‘chiudere la stalla’ servirebbe a poco. Ma proprio quando ci si fa distrarre da questi sussulti di orgoglio, comunque finalizzati al prossimo consenso elettorale, nel mondo sanitario si diffondono freneticamente curiose, quanto preoccupanti, notizie di fughe politico-sanitarie finemente intrecciate. Per esempio, nell’area Pd si vocifera della fuga di dirigenti sanitari, che, dopo aver ‘mangiato’ abbondantemente da quel piatto, per continuare a ‘nutrirsi’ meditano fughe oltre Tirreno o Mar Ligure, se non inaspettati cambi di casacca. Se siano solo maligni pettegolezzi sarà confermato da quanto succederà nei prossimi mesi, ma, in qualche caso, sarà sufficiente attendere qualche giorno.
Tempo fa, si è letto sui giornali di un viaggio in Piemonte del megadirettore dell’Ats, Fulvio Moirano ed il prossimo 31 maggio si deve decidere la nomina del direttore generale dell’ospedale torinese “Molinette”. Dai rumors del mondo sanitario piemontese, il più gettonato, ovvero il probabile incaricato, pare sia proprio lui, il dg Moirano. Per sapere se si tratta solo di un maligno pettegolezzo basterà aspettare pochi giorni. Finora, l’unica certezza è che il suo nome sia tra i 48 manager che hanno superato la selezione per dirigere una tra le importanti aziende sanitarie del nord Italia. Seppure, lui ha spiegato che la partecipazione al bando è motivata soltanto dalla volontà di essere inserito in una graduatoria che vale alcuni anni. Tutto ciò, nonostante il lauto contratto che Moirano ha in essere con la Regione Sardegna.
Se, invece, il Direttore generale dell’Ats partisse, la storia si ripeterebbe: i dg, provenienti da fuori Sardegna restano lo stretto necessario per fare carriera e, alla prima occasione, rientrano a casa, mentre a noi Sardi, oltre a dover pagare le conseguenze dei loro disastri, non resta neanche la soddisfazione di incontrarli per uno scambio di vedute sui temi sanitari. Circola insistentemente anche una voce riguarda un altro direttore generale in carica: starebbe cercando, anche lui, alloggio in Piemonte. Strana ed inconsueta coincidenza.
Infine, altri direttori e qualche primario sembrano seriamente intenzionati a valutare una candidatura per l’Aula di via Roma, oppure di mettersi a disposizione come tecnici, sotto l’ala, potenzialmente forte e protettiva, del Movimento 5 stelle. La prospettiva è ghiotta e l’apertura dei grillini alla società civile, visto l’ampio consenso elettorale conquistato in Sardegna, è un’occasione irripetibile. Più di una voce racconta di assidue frequentazioni agli incontri dei vertici regionali pentastellati o di incontri ravvicinati in quel di Alghero con esponenti nazionali. A proposito di governo gialloverde, tanto di moda in questi giorni, non è ancora dato sapere se dai vertici del mondo sanitario sardo qualcuno stia cercando un ‘posto al sole’, per i prossimi cinque anni, con la Lega di Salvini. Ma non ci sarebbe da meravigliarsi…
Doctor House
(admaioramedia.it)