Gentile Direttore, stiamo attraversando da circa un anno una difficile situazione: lo scorso anno abbiamo superato un concorso altamente selettivo per la scuola dell’infanzia e nonostante il nostro impegno, il nostro sacrificio e la nostra preparazione siamo stati esclusi ingiustamente dalla graduatoria di merito perché ritenuti idonei e non vincitori.
Siamo moralmente afflitti, perché stiamo subendo una grande ingiustizia e perché il nostro merito non è stato ancora riconosciuto, ma non siamo disposti a mollare. Così, in 85 (tutti gli idonei) abbiamo inoltrato un ricorso che ancora non si è concluso e che lascia il Miur completamente indifferente, tanto da portarlo a non rispondere alle nostre richieste.
Abbiamo scritto una lettera ai vari rappresentanti del Governo, compreso il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, per sollecitare un loro immediato intervento, in merito alla nostra situazione e a quella di tutti i diplomati magistrali. Tutto questo, però, sembra non bastare, abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce su più fronti. Recentemente, il 15 novembre, l’Ufficio scolastico regionale della Sardegna ha pubblicato un elenco aggiuntivo alla graduatoria di merito, nel quale gli idonei sono stati inseriti in un elenco aggiuntivo e vi resteranno, dato che saranno chiamati per l’immissione in ruolo solo dopo la nomina dei restanti vincitori, che nella scuola dell’infanzia risultano 97. La graduatoria è stata prorogata di un altro anno e scadrà nel 2021, per questo siamo preoccupati.
Questo il testo della lettera:
“Chiediamo di intervenire e di far fronte nell’immediato alla questione che concerne l’intero mondo della Scuola e alla condizione di profondo disagio nella quale si trovano attualmente e ormai da tempo tantissimi docenti. Mentre la precarietà abbonda, l’intero mondo della Scuola è in ginocchio in attesa di risposte concrete: i Diplomati Magistrali, gli Idonei al Concorso 2016 per Esami e Titoli (indetto il 23/02/2016, nella scorsa legislatura con l’approvazione della Riforma sulla Buona Scuola, nelle varie Regioni d’Italia, compresa la Sardegna), finalizzato al reclutamento del personale Docente per la Scuola dell’Infanzia, per la Scuola Primaria e per il Sostegno, vede per l’ennesima volta negati e calpestati ingiustamente i propri diritti, perché nonostante abbiano conseguito entrambi un titolo abilitante all’insegnamento, titoli universitari specifici e abbiano superato un Concorso Altamente Selettivo con la dovuta preparazione, con grande determinazione, con enorme spirito di sacrificio, vengono considerati inesistenti e non vincitori.
Basti pensare che su 2.631 partecipanti sono stati ammessi alla prova orale per la Scuola dell’Infanzia solamente 366 candidati e che è stata stilata una graduatoria di merito per la Regione Sardegna, composta da 266 docenti (242 + il 10%) e un elenco alfabetico composto da 85 Idonei. Per questo motivo chiediamo con forza che i nostri diritti vengano rivendicati, che le nostre voci vengano ascoltate e che si effettui quanto prima lo scorrimento della Graduatoria di Merito oltre il tetto del dieci%, come previsto dalla Legge di Stabilità approvata nel 2018, in cui all’articolo 1, comma 334-ter e 334 bis, si dispone il superamento del limite del 10% in più dei posti messi a concorso ai fini delle immissioni in ruolo e si prolunga la vigenza delle graduatorie dei concorsi a cattedra per un ulteriore anno (2019-20), secondo il cosiddetto principio dello scorrimento delle graduatorie.
Riteniamo perciò che sia nostro diritto essere collocati nella rispettiva Graduatoria e che venga pienamente riconosciuto il nostro merito e tutto ciò che esso comporta: diritto alla stima, alla riconoscenza e alla giusta ricompensa acquisito in virtù delle nostre capacità, del nostro impegno, delle nostre qualità e del nostro valore. Il merito non è qualcosa che si acquista all’interno di un enorme magazzino, ma qualcosa che si ottiene con tanto impegno, con senso del dovere, con responsabilità e con spirito di sacrificio nel corso del tempo, durante il proprio percorso di vita e formativo. È qualcosa che consente a ciascuno di noi di esprimere al meglio le proprie abilità, le proprie capacità, le proprie attitudini e che ci permette di dimostrare quanto realmente valiamo. Come tale deve essere rispettato, tutelato e apprezzato, affinché come futuri Docenti, possiamo trasmetterle ai nostri bambini e ai nostri ragazzi. Confidiamo in voi e nel vostro operato, sperando vivamente che prestiate la dovuta attenzione alla nostra richiesta e all’ingiustizia che stiamo subendo e di cui siamo vittime. Auspichiamo in una soluzione concreta, in un Decreto giusto ed efficace che metta fine per sempre al precariato nel mondo della Scuola e che consenta a tutti i Docenti di ogni ordine e grado di essere rispettati e di ottenere il loro “meritato” posto di lavoro”.
Gruppo diplomati magistrali e Gruppo idonee infanzia Sardegna
(admaioramedia.it)