DESULO, Strada provinciale chiusa ai mezzi pesanti. Sindaco Littarru: “Situazione allarmante. Regione e Provincia non ci lascino soli”

Per i centri della Barbagia-Mandrolisai quello delle carenze infrastrutturali è sempre stato un handicap incolmabile. La difficile conformazione morfologica del territorio, le scarse manutenzioni viarie e il famigerato disinteresse politico, sono solamente alcune delle cause di questo malanno. Mai come in questi anni recenti, il problema ha presentato dei risvolti ben più critici, legati a dei veri e propri casi di abbandono della rete stradale, gestita da quel che resta della ormai obsoleta Provincia di Nuoro. E’ il caso della provinciale 7 (“Montecorte-Desulo-Fonni”), che vede nelle due deviazioni desulesi, “Su Au” e di “Carta-U”, attonite spettatrici di un paesaggio che ricorda più una mulattiera montana che una fondamentale arteria di comunicazione. In seguito al peggioramento delle condizioni del manto stradale, il 2 novembre, la Provincia ha inviato al Comune di Desulo un’ordinanza di declassamento della strada con il divieto di transito per i mezzi superiori alle 9,3 tonnellate e il mantenimento di un limite massimo di velocità non superiore ai 50 km/h.

Nel paese barbaricino il disagio creato alla popolazione è grande, soprattutto imprenditori locali e studenti si trovano impossibilitati ad entrare e uscire dall’abitato con camion e pullman. Conseguentemente l’Arst ha sospeso i collegamenti, rendendo praticamente impossibile per i giovani locali raggiungere gli istituti superiori di Nuoro, Tonara e Sorgono: “La situazione anziché migliorare è peggiorata – spiega Gigi Littarru, sindaco di Desulo – E’ successo quello che ci aspettavamo da tempo: la Provincia, durante le sue gestioni politiche degli ultimi dieci anni ha apportato dei consistenti tagli alla manutenzione delle strade territoriali. A causa di una volontà politica, protesa a realizzare degli interventi significativi nei centri dove il numero degli elettori è superiore.”

Il quadro generale si presenta assai complesso.

“I camion per il carico e lo scarico delle merci nonostante tutto percorrono ancora la strada. Per via di una carenza di mezzi e risorse umane l’Arst è ancora a lavoro per organizzare delle soluzioni, che garantiscano il trasporto degli studenti verso Nuoro e negli altri centri zonali. Nel mentre, i genitori dei ragazzi, si sono attivati predisponendo dei turni per accompagnare i propri figli a scuola. La Provincia ha sollecitato delle risposte immediate da parte degli uffici interessati.”

Nei giorni scorsi, il consigliere regionale de “La Base”, Gaetano Ledda, ha presentato un’interrogazione chiedendo delle risposte urgenti in merito al caso. Sono giunte della rassicurazioni da parte della Regione?  

“Il gesto del consigliere Ledda merita di essere apprezzato. Senza sollecitazioni ha portato a conoscenza del Consiglio la problematica. Dalla Regione, intanto, non è giunta nessuna rassicurazione. Ho trovato invece nel commissario della Provincia, Sabina Bullitta, una persona disponibile ad ascoltare le nostre preoccupazioni. Con lei abbiamo programmato di recarci a Cagliari quanto prima per richiedere degli interventi ora più che mai opportuni.”

Persistendo l’inerzia da parte delle istituzioni, in che direzione vi muoverete?

“I ragazzi del paese hanno in mente di organizzare delle mobilitazioni qualora non si presentino dei cambiamenti. Una cosa è certa: batteremmo i pugni sul tavolo al fine di  non restare inascoltati. A Desulo è nato inoltre un Comitato spontaneo di cittadini, che si riunisce periodicamente in Municipio facendosi portatore anch’esso della protesta.”

Sui ‘social’ è grande la solidarietà nei confronti della comunità desulese. Sarà opportuno coinvolgere in questa battaglia tutte le comunità del territorio?

“Certo, la Desulo-Fonni è un problema di tutti e per questo motivo è da ritenersi fondamentale il contributo di quante più forze possibili. Uno dei crucci della nostra zona è quello di non saper fare spesso sistema, dinanzi alle innumerevoli difficoltà che ci circondano. Rivolgo quindi un appello a tutti i miei colleghi sindaci, affinché si uniscano a noi in questa giusta rivendicazione.”

Giorgio Ignazio Onano

(admaioramedia.it)

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