DESULO, Sindaco indagato per la peste suina. Truzzu (FdI): “Non lasciamolo solo di fronte alla vigliaccheria istituzionale”

La lotta alla peste suina recentemente ha portato scompiglio, in più occasioni, nella comunità desulese. Basterebbe ricordare le visite poco gradite, una volta anche respinta, della task force regionale per l’abbattimento dei suini malati. Ora, è il sindaco Gigi Littarru ad essere finito nel registro degli indagati, per iniziativa della Procura di Oristano, perché non avrebbe eseguito alcuni atti di ufficio obbligatori nel suo ruolo di primo cittadino, come quello di abbattere capi infetti. Il sindaco di Desulo, ovviamente, seppure abbia manifestato fiducia, non l’ha presa bene e, sul suo profilo Facebook, prima ha ricordato una frase del direttore generale della Presidenza, Alessandro De Martini, pronunciata lo scorso 2 giugno: “Fin dall’inizio abbiamo stabilito che non avremmo coinvolto i sindaci perché troppo esposti. Sono azioni impopolari, noi cerchiamo di tutelare gli amministratori sul territorio e l’assunzione della responsabilità è della Regione. I sindaci vengono avvertiti poco prima del nostro arrivo. Lo sa Littarru come lo sanno tutti gli altri sindaci”. E poi, ha mostrato una parte delle lettere “inviate ad Asl, Forestale ecc. ecc. per la segnalazione di suini incustoditi. Per tutte queste lettere non ho mai ricevuto risposta. Cosa faccio, preparo una bella denuncia così siamo pari?”. Littarru, nel mese di febbraio, fu anche oggetto di un attentato con due fucilate a pallettoni verso la finestra della cucina della sua casa ed il messaggio intimidatorio fu collegato alle giornate di tensione vissute in paese proprio per la strategia regionale di lotta alla peste suina.

Vicinanza e sostegno al Sindaco di Desulo è stata espressa da Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che, nel pieno rispetto dell’azione della magistratura, ha ipotizzato come “da ambienti presumibilmente istituzionali qualcuno abbia voluto punire un sindaco coraggioso e di frontiera per non aver accettato il diktat degli uffici della Regione, che chiedevano al primo cittadino di firmare gli atti per l’abbattimento dei capi malati di peste suina”. Infatti, in precedenza era stata la Regione ad autorizzare gli abbattimenti, sgravando così l’Amministrazione cittadina della pesante responsabilità: “È assurdo – ha aggiunto Truzzu – che un sindaco onesto, che ha sempre lavorato per la sua comunità, sia schiacciato tra l’incudine e il martello: tra le fucilate dei delinquenti che si sentono danneggiati dagli abbattimenti e gli esposti, con le conseguenti azioni della magistratura, se si rifiuta di sobbarcarsi da solo l’onere di autorizzare questi abbattimenti. Se ogni volta gli amministratori locali si dovessero rivolgere alla magistratura per le continue inadempienze della Regione, si genererebbe un continuo e deleterio conflitto tra istituzioni, a danno dei cittadini”.

Perciò, l’appello del consigliere di Fratelli d’Italia anche alle altre forze politiche è di non lasciare solo Littarru e la sua comunità: “Ci auguriamo che la magistratura velocemente svolga le sue indagini e che, soprattutto, la Regione non si nasconda vigliaccamente dietro le spalle larghe di un sindaco, ma agisca in prima persona anche nominando un commissario ad acta (come prevede la legge) che si prenda la responsabilità di firmare atti, quali l’abbattimento dei maiali colpiti da peste suina, necessari per tutelare la salute dei cittadini, ma allo stesso tempo molto impopolari”. (red)

(admaioramedia.it)

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