Dopo una denuncia alla Procura della Repubblica (16 giugno 2017), abbiamo chiesto che per il Monte Ortobene vengano presi reali provvedimenti da parte dell’Amministrazione comunale di Nuoro.
Ai bordi delle strade, nel bosco vicino e lungo tutti i sentieri che si dipanano da essa, sono presenti da gennaio cumuli di frasche secche, rami secchi e alberi secchi, tagliati e non, tutto questo rappresenta un carico combustibile iperincendiabile d’immensa portata e costituisce un possibile e immediato innesco, peraltro a portata di mano, per devastanti incendi. La presenza di tali cumuli di sterpaglia, rami e tronchi rappresenta un grandissimo pericolo per la collettività che insiste sul Monte Ortobene, per i visitatori e turisti, e per tutto il sistema-Monte nel suo complesso.
Non esistono inoltre cartelli che proibiscano l’accensione di fuochi lungo l’estensione della strada e neanche in vicinanza di fonti, piazzole di sosta ecc. Il turista ignaro può decidere di accendere fuochi indisturbato. Il paradosso è che nel parco stesso di Sedda Ortai sono stati predisposti i barbecue (ora vicini a mucchi di frasche combustibili): anche qui non è presente alcun cartello di divieto di uso nei mesi estivi.
La mancata eliminazione di questo carico combustibile e di questi inneschi, oltre che violazione degli obblighi gravanti sul custode, potrebbe costituire anche illecito omissivo e penale rispetto alla normativa regionale antincendio, che chiedo venga verificata. Chiediamo che il sindaco Andrea Soddu e l’assessore Giuliano Sanna si facciano carico di questo reale e importante problema, al fine di tutelare il Monte Ortobene e chi lo vive ogni giorno.
Associazione “Salvaguardia Monte Ortobene”
(admaioramedia.it)