Nasce dall’idea di vivere in modo pratico, curioso e divertente la Sardegna, le sue città, i suoi piccoli centri urbani e le menti giovani del tessuto culturale che vi abitano: il Festival Bianco e Nero (in programma sino al 30 dicembre), alla sua prima edizione, è organizzato dall’associazione Interforma e curato della storica dell’arte Maria Dolores Picciau e si presenta come un festival delle arti, un appuntamento culturale ricco di incontri, reading, percorsi guidati, laboratori, mostre con artisti provenienti da tutto il mondo.
“La temporalità, le sue stratificazioni in una terra complessa come quest’isola, la compresenza di più codici identitari – spiega la Curatrice – ci spingono a riflessioni interdisciplinari sulla percezione del tempo e sulle sue strutture, sulle forme di un immaginario aperto alle complessità, alle contaminazioni, alle sfide della Modernità”.
Così il Festival intitolato quest’anno “Sequenze di tempo”, come la scultura che l’artista Giovanni Campus realizzerà per il giardino della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari è poliedrico, ambizioso, interdisciplinare. Sono numerose, infatti, le azioni che danno nutrimento al progetto che si snoda lungo alcune fasi fondamentali. La realizzazione di un’installazione dello scultore Campus sul tema dell’educazione e del rispetto dell’ambiente, realizzata in sinergia con gli studenti dell’Ateneo cagliaritano, delle attività laboratoriali on the road con l’utilizzo degli smartphone e seminari sul rapporto tra istruzione, arte, educazione, sostenibilità ambientale, conoscenza e rispetto del territorio che si terrà in due consorzi (Unione del Marghine e Consorzio dei Laghi) e sei comuni sardi (Cagliari, Sestu, Uta, Iglesias, Orroli e Bolotana), territori dove sarà possibile fare visite guidate ed incontri con personaggi del mondo del cinema, giornalismo, scrittura, critica, la cui presenza potrà determinare un maggiore flusso turistico nei territori coinvolti. A suggellare le iniziative saranno la pubblicazione di un catalogo sull’opera di Campus e un cd multimediale in cui saranno inseriti gli elaborati fotografici degli studenti. Per rendere concreta l’idea di un arte e di una cultura che ognuno può contribuire a costruire in modo fattivo. (red)
(admaioramedia.it)